Dell’ermetismo di Rioult.

Data:

Teatro Toniolo, Mestre (VE), 15 marzo 2016

Il Teatro Toniolo ospita il Rioult Dance Theatre che rende omaggio al genio di Bach proponendo quattro lavori del coreografo Pascal Rioult. Francese di nascita, si spostò da giovane a New York per studiare prima con Merce Cunningham, poi con Martha Graham, della cui compagnia divenne membro fisso. Dal 1994 iniziò a dedicarsi al Dance Theatre, fedele alla tradizione “classica” della Modern Dance. Rioult parla un linguaggio improntato verso un’estetica formale ermetica e austera che trova in Bach un’ideale consonanza. Abbondano movimenti che partono dal tronco per unirsi poi a salti e spirali, finanche a sollevamenti a tratti arditi e inconsueti. I danzatori, superbi nella sincronia perfetta e rigorosa, partono ancor prima del brano, quasi sia il corpo a dare ritmo alle note. Apre la serata Views of the Fleeting world (2008). Il termine giapponese ukiyo-e, letteralmente “immagine del mondo fluttuante”, indica le stampe artistiche su carta del periodo Edo (XVII-XX secolo), ambito in cui si inserisce la produzione di Hiroshige, ispiratore di queste views. Sfondi di colore, suggerenti i più svariati paesaggi naturali, accolgono le coreografie per la Kunst der Fuge, continua variazione d’un tema in re minore di dodici note. Segue City, quartetto moderno sulla Sonata n. 6 per violino e clavicembalo. Tra i grattacieli di New York, resi con texture che paiono fondersi, espressione d’una società sempre più liquida, uomini e donne sustanziano paure e speranze dell’homo sapiens nell’immensità della metropoli, in costante bilico tra individualità e collettività. Più recente è Polymorphus (2015), pezzo elegante e sontuoso giocato sul contrasto tra bianco e nero. Ombre animate che riproducono i passi in scena doppiano, se non addirittura moltiplicano, gli interpreti. Preludi e fughe selezionati dal wohltemperierte Clavier gettano luci e tenebre sul rapporto tra sessi. Chiude Celestial Tides, divertimento corale sul Concerto brandeburghese n. 6, certo non uno dei più vivaci. I momenti d’assieme sviluppano figure circolari assai fluide, piene di pose statuarie che presto si dissolvono in un caleidoscopico altro, mentre l’Adagio centrale diventa pensosa riflessione sul sé maschile e femminile. Pubblico scarso e poco pratico con un linguaggio così intimistico, ma non sono mancati applausi generosi a Rioult, uscito dalle quinte a ringraziare i presenti.

Luca Benvenuti

Rioult Dance NY-Serata Bach
Coreografie: Pascal Rioult

Views of the Fleeting World (2008)
Musica: J.S. Bach, Die Kunst der Fuge
Luci: David Finley
Costumi: Karen Young
Projection design: Harry Feiner
Projection animation: Brian Clifford Beasley

City (2010)
Musica: J. S. Bach, Sonata per violino e clavicembalo n. 6
Luci: David Finley
Costumi: Karen Young
Projection design: Brian Clifford Beasley

Polymorphous (2015)
Musica: J.S. Bach, selezione di preludi e fughe da Das wohltemperierte Clavier
Luci: David Finley
Costumi: Karen Young
Designers: Brian Clifford Beasley e Harry Feiner

Celestial Tides (2011)
Musica: J.S. Bach, Concerto brandeburghese n. 6
Luci: David Finley
Costumi: Karen Young
Projection design: Harry Feiner
Projection animation: Brian Clifford Beasley

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