I romanzieri del terzo millennio scrivono su Instagram

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Solitamente, scrittori ed editori utilizzano il web ed i social network per pubblicizzare libri che sono già stati pubblicati, ma da qualche tempo, grazie alla rivoluzionaria idea di Rachel Hulin, fotografa americana e collaboratrice del New York Times, essi sono anche un importante strumento di creazione di contenuti. Proprio così, in passato qualcuno “scriveva” su Twitter, oggi lo fa su Instagram.

Circa un anno fa, infatti, Rachelha iniziato a postare quasi per gioco, un romanzo epistolare sul profilo di Hey Harry Hey Matilda, quest’insolita opera narrativa racconta la storia dei gemelli Matilda ed Harry Goodman, che ogni giorno, sono costretti a confrontarsi con i piccoli grandi problemi dei trentenni contemporanei. Dato che Instagram è un social di condivisione fotografica, ad ogni brano del libro viene associata proprio una foto che ha maggiore rilevanza rispetto alle parole; ecco quindi che in questa maniera, il normale rapporto tra parole ed immagini viene completamente capovolto.

La storia dei gemelli Goodman accompagnerà i suoi follower per nove mesi, garantendo loro un appuntamento quotidiano, tutti i giorni verranno infatti pubblicate delle mail dei due protagonisti di quest’innovativo romanzo epistolare, che ovviamente, saranno provviste di una o più fotografie. Alcune delle immagini corredate alla narrazione appartengono al profilo personale dell’autrice, mentre altre sono state deliberatamente scattate per dare un volto ai protagonisti della vicenda narrata, in modo da renderli riconoscibili.

L’autrice di questo componimento narrativo ha inoltre creato un sito professionale della protagonista, che oltre ad essere una fotografa piuttosto conosciuta, è anche un’artista per vocazione. Nel sito dedicato al libro è possibile trovare sia una newsletter settimanale  contenente approfondimenti sulla storia dei gemelli che le varie “puntate”.

Rachel Hulin dando vita al primo romanzo epistolare presente su un social network come Instagram, usato quasi esclusivamente per postare immagini e fotografie, ha trovato uno stratagemma per far assumere sostanza ai personaggi delle narrazioni e permettere  lorodi affermarsi anche nel mondo virtuale.

Martina Naccarato

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