Rita Minelli: parliamo di spiritualità, Intervista alla regina della Spiritualità artistica

Rita Minelli, pittrice nata a Cento (Ferrara) e residente a Bologna, nella sua pittura va alla ricerca della Spiritualità artistica, in un modo talmente meraviglioso che la sua opera tocca l’anima. Un’artista che ho avuto il piacere e l’onore di intervistare.

Cos’è per te la spiritualità, una devozione religiosa o una parte interiore che abita in ognuno di noi? Inoltre quale rapporto c’è tra spiritualità, arte e umanità?

La Spiritualità è l’Essenza della materia e al contempo carne dell’Essenza. E’ Poesia Universale; è quell’energia ancestrale che cammina a braccetto con il mondo manifesto e che permette la creazione e trasmutazione dell’universo. Essa governa e muove le forze invisibili, le quali regolano l’intero spartito cosmico, perfetto, completo, assoluto. Spiritualità pervade tutto l’universo, dal particolare all’universale, mutando in continuazione forma e sostanza, quando “dorme” vive nel Regno del Tempo, quando è “sveglia” in quello del Senza Tempo. Essa stessa è Spazio Tempo, Storia e vissuto, memorie, eredità, patrimonio umano e al contempo Vuoto, Assoluto, Silenzio e Trascendenza. Spiritualità è quell’energia impregnata d’Amore che si trasforma in continuazione, passando di forma in forma, mutando volto, identità, storia e funzione, noi siamo Spiritualità. Spiritualità e Quotidianità convivono, sono due lati della stessa medaglia.

A cosa ha portato il nostro sentire e vedere dualistico?

Il nostro sentire e vedere dualistico – tipico soprattutto della civiltà occidentale – ha determinato una profonda e necessaria separazione tra mondo spirituale e mondo manifesto, tra il soggetto che osserva l’oggetto e l’oggetto che viene osservato, poiché solo “dal di fuori” esso avrebbe potuto osservarsi, conoscersi.

Esiste secondo te una compenetrazione al mondo Spirituale e come l’hai vissuta? Inoltre, come vivere e trovare la spiritualità?

Sì, ho osservato la presenza di vari passaggi iniziatici che permettono la compenetrazione al mondo Spirituale. Nel mio caso non sono serviti riti particolari, la vita stessa è stata più che sufficiente. Non è l’apparente forma che si mostra a fare la differenza, ma il nostro interfacciarsi ad essa. L’anima di un antico uomo sciamano può essere racchiuso nel corpo di un bambino. Un guardiano di soglia può manifestarsi nella vicina di casa, in nostra madre o padre, nella nostra immagine riflessa in uno specchio. La vita è un sogno e i luoghi che ci circondano, le persone, gli eventi, possono essere vissuti in maniera simbolica, iniziatica, “altamente” Spirituale, se si è pronti a penetrarsi, osservarsi, abbracciarsi e salutarsi per andare oltre se stessi.

In questo andare oltre se stessi la Spiritualità è una parte intima o è qualcosa di più?

La spiritualità è un fatto di vita pubblico, appartiene a tutti, ma al contempo è qualcosa di intimo, relativo, unico. Essa permette l’affacciarsi ad un nuovo modo di vivere la vita manifesta, quotidiana, ricordandoci la premura e la cura per ogni singola creazione, la comprensione di sé e del pianeta in cui abitiamo. Insegna saggezza profonda, la nozione di spazio tempo e l’annullamento dei confini del linguaggio e delle forme. Guida nel viaggio dell’anima, sorregge ed assiste il caduto. Spiritualità è quella mano invisibile che tutto accarezza, sorregge, nutre, guida alla crescita e all’evoluzione, tra vita e morte. Spiritualità è dunque per me quel file rouge musicale e silenzioso che connette simultaneamente ogni forma manifesta su questo pianeta; di conseguenza, anche “le religioni” sono espressioni del divino. Il pensare e il vedere le religioni, così come molte altre creazioni dell’essere umano, come invenzioni di manipolazione di massa, fa parte di una fase del percorso di risveglio della coscienza… è una tappa, ma non dev’essere la tappa. Ciò che so è: va bene aprire gli occhi, prenderne atto, ma cronicizzare, fare la guerra, provare rabbia, ira, non porta a nulla, anzi porta proprio il contrario di ciò che si vorrebbe ottenere: la schiavitù, invece che la libertà.

Come possiamo leggere un dipinto e la realtà circostante?

Possiamo leggere un dipinto con infinite chiavi di lettura, la stessa cosa vale per la realtà circostante, mondo di archetipi e simboli inesauribili. Le contraddizioni sono spiritualità. Gli opposti sono spiritualità. Sentirsi connessi e parte di un Unico mortale ed immortale disegno Divino, perfetto ed evolutivo, che ci unisce tutti in una grande famiglia. Questo è avere una visione spirituale. Avere cura e premura della nostra Natura e di quella altrui è Essere Spirituale. La mano che sta scrivendo in questo momento sul computer è spiritualità. La nascita, la vita, la morte sono spiritualità e al contempo esse sono le fasi più vere e tangibili della creazione.

C’è un messaggio ben prestabilito nella tua arte e secondo te esiste un percorso da seguire per trovare la nostra Spiritualità… possiamo fare qualcosa per trovarla?

La bellezza del mio messaggio è che in verità non ho alcun messaggio prestabilito e questo mi permette di lasciare aperto il campo a infinite interpretazioni, verità nascoste. In verità noi “non dobbiamo” fare nulla. Il percorso spirituale non è un dovere, non è nemmeno una scuola a dirla tutta, è un processo naturale e spontaneo della vita stessa. Il richiamo al mondo Spirituale non si comanda, arriva, anzi in verità siamo sul percorso spirituale ogni Santo Giorno. Quando siamo immersi completamente nel mondo della Materia, la voce della Spiritualità ci richiama. E’ un’intima sveglia o un sussurro che ci riporta all’attenzione. E’ un cammino personale, intimo e mai uguale per tutti, anche se tuttavia ho osservato dei minimi comuni denominatori, tappe che accomunano vari percorsi ed esperienze di vita, benché apparentemente diversi l’uno dall’altro, e ciò lo trovo davvero affascinante. E’ la spinta a vivere ogni giorno con cura, premura ed accettazione, ma al contempo è anche l’esatto opposto. L’amore incondizionato secondo il mio sentire ama ogni parte, compresa quella dell’ombra, detonatore del movimento del mondo. L’amore, per come lo intendo io, nasce dalla massima empatia verso il prossimo e se stessi, per giungere alla comprensione di ogni creazione umana, sia di luce che d’ombra. Amore è percepire nelle proprie viscere spirituali la bozza del disegno universale, riconoscerlo ed accettarlo nelle sue parti, affidandosi al flusso: sé stessi.

Parli di amore, in questo contesto come possiamo percepire la mancanza d’amore?

La sensazione della mancanza di Amore è necessaria, poiché ci fa comprendere che Amore esiste. E’ quello sguardo di comprensione e dolcezza totale, fuori da ogni giudizio che tutto abbraccia. In quel gesto, in quella visione secondo me Amore ci dona la sua massima Espressione.

Le esperienze personali ti portano a vivere delle fasi spirituali?

Esperienze personali davvero molto intense mi hanno condotta a vivere profonde e varie fasi mistiche e spirituali. Nel mio cammino di vita il mondo spirituale e quello della Magia (inteso come Arte della manifestazione e della connessione con i mondi superiori) mi hanno sempre accompagnata. Molti dei libri spesso di carattere esoterico, spirituale che mi hanno accompagnata, mi sono stati davvero utili a chiarificare molti dei processi di crescita che stavo vivendo. E devo dire che nel mio personale cammino: presenza, coraggio, emozioni superiori, comprensione fuori dal giudizio, fiducia ed accettazione, sono state le parole chiave del mio viaggio d’Amore.

Nel tuo dipinto “Paesaggio interno. Energia” ci parli di un’esplorazione interiore per trovare l’energia. Quando la troviamo? C’è un modo per trovarla?

La troviamo dentro e fuori di noi, nel momento stesso in cui vogliamo scoprirla. L’energia pervade ogni cosa, è ogni cosa, noi stessi siamo energia. Il respiro è energia, il battito del cuore è energia. Il movimento, le emozioni, il lavoro, le arti, ogni cosa. Se ci soffermiamo per qualche secondo sulla nostra pelle e poi successivamente “entriamo” con lo sguardo dentro il nostro corpo, sentiremo calore, elettricità, formicolii. In alcuni casi è possibile vederla anche con gli occhi fisici. Esistono molte tecniche (sviluppate dalle scuole esoteriche orientali ed occidentali) che permettono non solo di poter entrare in contatto con varie forme d’energia, partendo dalla nostra, ma soprattutto di poter collaborare con esse, utilizzandole per trasmutare, guarire, creare e collaborare per la creazione delle forme manifeste della realtà.

Avrei ancora tante domande da farti sulla tua meravigliosa opera, su cui credo che ci sia molto da parlare, ma mi devo fermare qui. Ti ringrazio della tua disponibilità e ti faccio un’ultima domanda, ossia: quali sono i progetti futuri di Rita Minelli?

Attualmente sto dipingendo per una mostra personale presso la Galleria Sant’Andrea a Parma, curata dalla storica dell’arte Annalisa Mombelli, cara amica e grande donna d’arte. E poi ho nel cuore l’intenzione di aprire una scuola d’arte dal nome RUBEDO, ispirato alla terza fase alchemica evolutiva. La scuola d’Arte Rubedo è un progetto artistico e culturale costituito di un programma di corsi teorici-pratici diversificati e sperimentali, aperti a tutti coloro che necessitino di una guida per scoprire e sviluppare il proprio innato talento creativo ed il potere guaritore ed evolutivo dell’Arte. L’intento è quello di creare un’ambiente di lavoro pacifico ed armonico che punta sulla collaborazione e sulla libera espressione di sé. Il progetto RUBEDO nasce dal desiderio di creare una scuola d’arte d’avanguardia di ricerca e sperimentale che possa essere un punto di riferimento artistico per tutti coloro che desiderano celebrare e scoprire le innumerevoli potenzialità e meraviglie racchiuse nell’universo artistico. Un viaggio interiore evolutivo che desidera accompagnare l’allievo ad entrare sempre più, in contatto profondo con la sua Essenza e con il suo irripetibile ed unico mondo artistico interiore.

Giuseppe Sanfilippo