ANFITEATRO FESTIVAL 2016. Prima settimana tra musica e risate

Data:

Albano Laziale, Anfiteatro Festival,(Via dell’Anfiteatro 40).Dal 29 luglio al 15 agosto 2016

E’ iniziata il 29 luglio la quinta edizione dell’Anfiteatro Festival di Albano Laziale, bellissima manifestazione che prende il nome dal magico luogo in cui si svolge, l’anfiteatro severiano (quel che ne resta) della cittadina alle porte di Roma. Dopo qualche timore per le lungaggini burocratiche a cui sono ormai sottoposte anche le manifestazioni artistiche, che stanno producendo danni inenarrabili alla cultura, costringendo le organizzazioni a rinunciare, solo a Roma, a rassegne storiche come il Fontanone Estate e All’ombra del Colosseo, il Maestro Renzo Renzi, direttore artistico della kermesse castellana, ha potuto salutare il numeroso pubblico accorso per assistere alla serata inaugurale. Il Corriere seguirà come l’anno scorso l’intero Festival. Di seguito, il riassunto delle prime tre serate nella nostra consueta “Pagellona”.

Corriere_Dello_SpettacoloVENERDI’ 29 LUGLIO. “Il Barbiere di Siviglia”, melodramma buffo in due atti. Libretto di Cesare Sterbini, tratto dalla commedia omonima di Beaumarchais. Musiche di Gioacchino Rossini. Allestimento creato in occasione del 200° anniversario della prima assoluta (Roma, Teatro Argentina, 20 febbraio 1816). Produzione Europa Musica. Orchestra sinfonica Europa Musica diretta dal Maestro Claudio Micheli per la regia di Gianmaria Romagnoli. Costumi di Andrea Sorrentino. Direttore del Coro Lirico Italiano: Renzo Renzi. Figaro: Domenico Balzani; Rosina: Patrizia Cigna; Conte d’Almaviva: Carlos Natale; Bartolo: Marcello Lippi; Basilio: Carlo Di Cristoforo; Berta: Arianna Castelli; Fiorello: Paolo Ciavarelli; un ufficiale: Gerardo Bovenzi; Ambrogio: Antonino Zaffiro.

Ancora una bella produzione Europa Musica inaugura l’Anfiteatro Festival. Questo allestimento de “Il Barbiere di Siviglia” colpisce per la freschezza e la dinamicità, nonostante i suoi due secoli, grazie ad un evidente lavoro registico sull’espressività che ha saputo rendere molto credibili le interpretazioni attoriali di ogni protagonista. Gli intrighi amorosi tra Rosina, una splendida Patrizia Cigna, il Conte d’Almaviva e il factotum Figaro sono riusciti ad avvincere la folta platea che ha apprezzato canto ed armonia scenica resistendo ad una serata particolarmente fredda (magie dell’Anfiteatro!) e trascinandola con allegria nelle due ore e trenta di rappresentazione. Apprezzabili gli ausili tecnologici nella scenografia, rispettosi della tradizione.

Giudizio: Una bella Opera con interpreti bravissimi non solo nel canto, resa ancor più godibile dalla dinamica regia di Romagnoli. Un bell’inizio.

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SABATO 30 LUGLIO. “Mina Tribute”. Roma Swing Quintet & Corpo di ballo swing. Con Sara Schettini, voce; Quintino Protopapa, pianoforte e arrangiamenti; Gigi Galante al sax contralto e tenore; Piero Piciucco al contrabasso e basso elettrico; Stefano Pacioni alla batteria. Ballerini: Francesca Campitelli e Andrea Cesarini.

Eccola qui la prima sorpresa di questa edizione! Dispiace per chi ha deciso di non venire in questa seconda serata, perché il concerto del quintetto è stato davvero molto bello ed emozionante. Una rilettura dei grandi successi di Mina in un altro linguaggio, definito dalla cantante Sara Schettini (una performance senza sbavature la sua, potente ) Jazz-Pop. Un tributo ai successi di un’icona della musica italiana, sorprendente per l’originalità delle interpretazioni e per la purezza delle sonorità che abbiamo avuto il piacere di ascoltare. Dai brani più famosi a quelli meno popolari come “La bacchetta magica”, tratto dall’album Cremona. Strepitoso un duetto tra la Schettini e Piero Piciucco al contrabasso, in omaggio alle sonorità brasiliane de La pioggia di marzo, di Jobim.

Giudizio:  Un concerto che ha avuto il pregio di trasformare un’arena come l’Anfiteatro in un piccolo universo jazz. Poesia in musica sotto il cielo stellato. Delizioso.

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DOMENICA 31 LUGLIO. “Contento? Si si, ma non troppo”, di e con Maurizio Battista.

Quello di Battista non è uno spettacolo nel senso ortodosso del termine. Non c’è un attore e un pubblico. La sua forza è proprio questa e i numeri gli danno ragione. Primo tutto esaurito del Festival, in largo anticipo rispetto alla data in programma, liste d’attesa al botteghino e Maurizio non delude i suoi seguaci. Più di due ore di quella che si potrebbe definire una lunga chiacchierata con la gente, che partecipa attenta. Ha ragione lui, la comicità è nei piccoli e grandi drammi della quotidianità e Maurizio, semplicemente, li racconta, facendosi intermediario, vettore delle esilaranti situazioni che appartengono a chiunque. Non inventa, non sperimenta tecniche, è solo specchio della vita di tutti i giorni, di personaggi reali incontrati nella vita e di episodi solo apparentemente insignificanti, che hanno invece una carica comica irresistibile, colti con il fiuto di un attento osservatore. Gli spettatori di tutte le età, assiepati persino fuori della cancellata che dall’alto della strada recinge l’anfiteatro, lo seguono con affetto e partecipazione.

Giudizio: L’Anfiteatro così stracolmo non lo avevo mai visto e va dato merito a Battista ed alla direzione artistica per averlo scelto. Divertente, a tratti irresistibile, lo show consente a tantissima gente di andare via col sorriso e la serenità stampati sui volti. Vi sembra poco?

Il Festival proseguirà dal 5 agosto con l’attesissimo concerto “The dark side of the moon” dei Pink Floyd Legend, che si sta avviando verso un altro sold out.

Paolo Leone

 

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