Rispettiamo l’Italiano. Maiuscole e minuscole

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Nonostante vi siano regole piuttosto chiare, esiste una tendenza all’uso anomalo delle minuscole. Mentre in passato si soleva enfatizzare l’importanza di alcune persone utilizzando molto le lettere grandi, oggi si preferisce semplificare la lingua e renderla più “paritaria” ed informale, perciò, anche quando sarebbe opportuno impiegare la maiuscola, tendiamo ad usare la minuscola. Su questo argomento influiscono molti motivi estetici. Molto spesso, i grafici scelgono di uniformare i caratteri, ecco perché, ad esempio, nella denominazione delle strade, negli annunci pubblicitari e negli indirizzi di posta elettronica troviamo sempre e solo lettere minuscole.

Per quanto possibile, entriamo ora nello specifico di questa spinosa questione enumerando sinteticamente i casi in cui è obbligato utilizzare la lettera grande:

  • all’inizio di testo o di una sua parte _capitolo, paragrafo ecc.;
  • dopo un punto fermo;
  • con i nomi propri di persona, i soprannomi, gli appellativi per antonomasia, i nomi propri di animali;
  • all’inizio di una battuta di discorso diretto;
  • con i nomi di corpi celesti;
  • nei nomi geografici composti da un nome proprio e un nome comune _ monte, via, corso ecc., quest’ultimo può essere scritto sia con la maiuscola che con la minuscola:
  • con i nomi delle festività laiche e religiose;
  • con i nomi di secoli, di decenni, di periodi e avvenimenti storici di rilievo _ la maiuscola si usa solo per l’iniziale del primo termine;
  • con i titoli di un libro, un film, una canzone, un’opera d’arte _ la maiuscola si limita alla prima parola del titolo;
  • invece, con i nomi che indicano gli abitanti, in funzione sia di sostantivo, sia di aggettivo, si usa la minuscola, anche se con i nomi di popolazioni antiche o di tribù si può usare anche la lettera iniziale;
  • con le lettere che formano una sigla _ la maiuscola si può usare anche solo per la prima lettera, anche nella sigla sciolta, la lettera grande si può adoperare per la lettera iniziale di ogni parola;
  • con i nomi dei punti cardinali, quando indicano un’area geografica specifica e non la semplice direzione;
  • con i nomi ufficiali di enti, istituti, organizzazioni;
  • con alcuni nomi comuni che indicano organismi pubblici o istituzioni, per distinguerli dagli omografi di significato più generale;
  • con i nomi ufficiali di palazzi, musei, teatri, locali pubblici.

Inoltre, riteniamo che sia giusto, nonché necessario, ricordare che i nomi comuni delle istituzioni generali come comune, questura, tribunale ecc. seguiti dal nome proprio del luogo e i nomi dei giorni della settimana devono sempre avere l’iniziale minuscola. Infine, va detto che nei nomi ufficiali di enti, organizzazioni, istituzioni ecc. formati da due o più parole, l’uso della maiuscola per le iniziali delle parole che seguono la prima è facoltativo.

La rubrica Rispettiamo l’italiano vi dà appuntamento a giovedì prossimo con altre curiosità riguardanti la nostra lingua.

Martina Naccarato

 

 

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