Atleti Olimpici nel dopo Rio. Marco Di Costanzo, quando la medaglia è inaspettata è ancora più bella

Data:

Marco Di Costanzo è stato insieme a Giovanni Abagnale uno dei protagonisti di Rio. Nel due senza la loro barca ha riportato un’inaspettata medaglia di bronzo, che ha entusiasmato il pubblico…

Ciao Marco, la vostra medaglia è stata forse la più inaspettata di Rio, quindi questo aumenta la soddisfazione…

Sì, è vero, è stata decisamente inaspettata, perché si trattava di una barca totalmente nuova, visto che io e Giovanni non abbiamo avuto molto tempo per allenarci insieme. Abbiamo fatto poche gare durante l’anno e personalmente erano anni che non mi cimentavo nel due senza. Nonostante queste problematiche abbiamo lavorato bene e ce la siamo cavata alla grande!

Quindi non vi aspettavate assolutamente questa medaglia?

Non ci aspettavamo la medaglia, anche perché una medaglia olimpica non la prendi per caso, devi essere davvero pronto. Mi rendevo conto che i tempi miglioravano gara dopo gara e a Rio siamo andati veramente fortissimo. È stata sempre una scalata a crescere. Abbiamo trovato delle batterie difficili dove c’erano le grandi Australia e Olanda, ma ci abbiamo creduto e arrivati alla metà gara della finale ci siamo resi conto che eravamo in lizza per i primi posti.

corriere_dello_spettacoloSi respirava un bel clima al villaggio Olimpico?

Per me è stata la prima Olimpiade e mi sono trovato molto bene, anche se ho sentito qualcuno che si lamentava e che paragonandolo ad altri villaggi sosteneva che non fosse il massimo. A mio giudizio queste esternazioni erano esagerate, perché io ho assistito a una bella organizzazione, anche grazie alla calorosa ospitalità dei brasiliani.

E la tua medaglia, dov’è adesso? A chi la dedichi?

È in viaggio con me, stiamo andando a Milano; la dedico a me, solo io so cosa ho passato, poi, certo, anche alla mia famiglia e a tutte le persone che mi sono vicine.

due-senza-marco-di-costanzo-giovanni-abagnale-corriere_dello_spettacoloPurtroppo sport come il tuo sono spesso considerati minori, tu cosa provi quando senti questa affermazione?

Sì, purtroppo è così, il nostro è uno sport che ha visibilità soltanto nell’anno olimpico, poi sembra che sparisca, quando in realtà siamo sempre lì a lavorare. Non è molto seguito e questo mi dispiace, farebbe bene anche a noi essere un po’ valorizzati, visto che ci sacrifichiamo continuamente.

Visto che siamo un giornale di cultura, puoi dirmi se hai interessi musicali, letterari?

Sì, a parte ad avere la passione per la moto, ascolto musica e leggo abbastanza, ultimamente mi sono appassionato alle autobiografie dei grandi personaggi.

E ora? Progetti futuri?

Ci saranno gli Europei, i Campionati del mondo e poi ci concentreremo sulle prossime Olimpiadi.

L’Olimpiade in Italia non ci sarà, ti dispiace?

Mi dispiace, sì, mi piacerebbe tanto un’Olimpiade in Italia, sarebbe un sogno.

Stefano Duranti Poccetti

Seguici

11,409FansMi Piace

Condividi post:

spot_imgspot_img

I più letti

Potrebbero piacerti
Correlati

AUTUNNO, ECCO ALCUNE RICETTE ORIGINALI di Daniele Giordano

L’autunno è appena iniziato, la vendemmia da poco terminata,...

Consegnata la Matita d’Oro al MAUTO di Torino

Così per il secondo anno il Mauto (Museo dell’Auto...

Julia, una brasiliana nata per la fotografia

Questa è la storia di una fotomodella diversa dalle...

Valentina Guidi. Quando la bellezza fa dare i… numeri

Se pensate che la bellezza possa farvi dare i...