“Mr. Gullotta, Leo. My huge Pumpkin” di Elvia Gregorace. Leo Gullotta, l’uomo e l’artista

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“Mi fece entrare nel camerino. Mi accorsi che aveva sul tavolino una pila di giornali sui quali aveva sottolineato alcuni passi. Pochi i convenevoli, mi chiese subito di cosa si trattasse. Bene pensai, ho trovato qualcuno più diretto di me. Ero tesissima: ‘Non so da dove iniziare’ balbettai… Poi d’un sol fiato, ad alta voce: ‘Vorrei scrivere un libro su di Lei’. Mi guardò quasi incredulo… Ci riflettè per due, tre secondi al massimo ad esclamò: ‘Accetto! Con l’unica clausola che devi scrivere ciò che pensi su di me. Come mi vedi, insomma’. Non poteva essere che un invito a nozze per una chiacchierona quale io sono, che muore nel non dire ciò che pensa”.

È da questo punto che inizia l’avventura di Elvia Gregorace, che, partendo da questa visita al  Maestro Leo Gullotta, ha potuto scrivere il libro “Mr. Gullotta, Leo. My huge Pumpkin”, il cui sottotitolo s’ispira al film “Il grande cocomero”, dove Sergio Castellitto trova il senso della sua vita dedicandosi a una bambina problematica. Da qui si capisce quanto questo volume non sia solo una biografia del grande attore, ma quanto sia importante anche il collegamento con l’autrice e quanto sia emblematico il connubio amichevole e professionale nato tra di loro. Non per questo, il libro non è solo una biografia, ma anche un’autobiografia, visto che si tratta di due vite che s’intrecciano e che portano alla creazione di questa opera. Tutto nasce dall’incontro casuale con Leo Gullotta, dove la scrittrice trova l’ispirazione di scrivere questo volume che sa un po’ di romanzo, un po’ di diario, in cui tramite 23 paragrafi, per un totale di 147 pagine, la Gregorace, con una scrittura diretta e fresca, ci porta all’approfondita conoscenza del Gullotta artista e uomo, questo anche tramite interviste a vari personaggi dello spettacolo, quali per esempio Giuseppe Tornatore o Ricky Tognazzi, che con aneddoti e ricordi completano ancora di più il quadro generale di questa interessante figura, idolo del padre (al quale la scrittrice dedica il lavoro), dai tempi del celebre “Bagaglino”.

Corriere_Dello_SpettacoloIl volume è arricchito dall’introduzione del giornalista Pietrangelo Buttafuoco, che lo vede come una sfida per la scrittrice: “Di sfide Gullotta ne ha affrontate altre e lo smagliante successo lo conferma. Questo libro è, invece, la sfida di Elvia. Lo ha scritto dopo aver sognato Padre Pio. La esortava ad accettare piccoli passi e ad aspettare”. Una “sfida” dove, oltre che del mondo dello spettacolo e del cinema, si parla anche di altre tematiche a stampo sociale, come la decadenza della scuola odierna o l’eccessivo affollamento degli ospedali italiani, nonché del sentimento religioso, non risparmiando poi critiche alla televisione dei nostri giorni, molto superficiale e pressappochista.

In definitiva si tratta di un testo approfondito che ci parla da vicino di un grande personaggio italiano, facendolo in modo letterario e non scontato. Esso è stampato dall’Editore Carratelli di Amantea, non perdetevelo!

Stefano Duranti Poccetti

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