Tutto parte dal famoso “pizzino”, ritrovato nel nascondiglio del boss mafioso Salvatore Lo Piccolo, arrestato il 5 novembre 2007, dopo una latitanza di 25 anni.
Questo “pizzino” contiene il “decalogo del perfetto mafioso”.
Ecco come nasce il primo, vero, pulp italiano sulla mafia!
L’intreccio della storia è il continuo susseguirsi del rispetto e della trasgressione del “decalogo” da parte dei protagonisti, a seconda del loro ruolo e del loro sporco gioco, tutto finalizzato al potere e al denaro dell’Organizzazione.
Di fatto nel film, Cosa Nostra è L’Organizzazione, il Boss diventa il Capo (come scritto negli stessi pizzini di Lo Piccolo) e i picciotti diventano dei criminali.
La merce di scambio: il denaro dell’Organizzazione, quello vero e quello falso. La posta in gioco? un ruolo di peso nell’Organizzazione e… la vita.
Cospirazioni, tradimenti, corruzione: IL pulp all’italiana per raccontare, e sopratutto ridicolizzare, il grottesco spaccato della malavita.
Sinossi
Paradais, è il taciturno braccio destro del Capo, il suo silenzio incute timore e rispetto, tutti sanno che è l’ombra del potente “Mosè”, ama i soldi ancor più della sua bellissima moglie Nina, la sua ossessione è mettere a posto le mazzette di denaro. Paradais ha il potere: è quella figura che “Lo Piccolo” definiva il Sotto Capo.
Nina, di venti anni più giovane, è la bella e seducente moglie di Paradais, è la donna al quale nessun uomo potrebbe resistere. A Nina il ruolo della moglie del vice sta stretto e ambisce a qualcosa di più importante, l’occasione è il trasporto del tesoro dell’Organizzazione, i soldi di Mosè che viaggiano all’interno del pilone di una pala eolica, il monumento che dà luce alla futuribile “Terra Promessa”.
Biancosarti, uomo tanto normale quanto paranoico, è il tirapiedi di Paradais, ed è ossessionato da Nina.
Lorena, è la tassista al servizio dell’Organizzazione, sacrificata nel rispetto del decalogo.
Soprattutto e sopra tutti Mosè: il Boss, il Capo, il Vertice! Il personaggio centrale di tutta la storia, un ruolo complesso ed articolato, magistralmente interpretato dal grande Franco Nero.
Claudia Conte