“Minetti” di Thomas Bernhard con Eros Pagni: una preziosa prova d’attore per un testo altamente perturbante

Data:

Trieste, Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Sala Assicurazioni Generali, dall’8 al 12 marzo 2017

Una maschera tragica che racconta, difende e rifiuta se stessa nell’attesa inutile di un incontro che sia anche riscatto, circondata e vilipesa da una moltitudine di spettri grotteschi.

Minetti” di Thomas Bernhard è un lunghissimo e crudele monologo sul teatro e sulla vita quotidiana, sugli incontri e sugli scontri tra questi due mondi perennemente in contrasto ma assolutamente necessari l’uno per l’altra, sul fallimento e sulle altezze estreme che si possono e che si dovrebbe raggiungere attraverso entrambi.

Si presentano allora dilemmi di non poco peso: il cambiamento è da desiderare o da odiare? Il teatro deve unicamente divertire o piuttosto turbare in modo estremo? L’arte è soltanto sostanza o può anche essere pattume? Come riconoscerne le caratteristiche in modo da riuscire a distinguere? Il protagonista dichiara di essere stato estromesso dal mondo del teatro colpevole di aver rifiutato “la letteratura classica”, ma il suo discorso, con le costanti ripetizioni specie nella prima parte, richiama proprio la struttura della poesia epica greca, su cui si poggerà proprio tutto quel che più detesta.

Corriere_dello_SpettacoloLa scenografia di Catherine Rankl, cupa e buia, mostra, durante la notte di San Silvestro, l’ingresso di un albergo di Ostenda nel quale tutto si svolge e la rotazione di alcuni elementi nel corso dello spettacolo suggeriscono l’avverarsi di osservazioni attraverso molteplici prospettive; le musiche di Andrea Nicolini sottolineano in modo discreto i momenti più intensi a livello testuale.

Interpretato da Eros Pagni in modo magistrale, il discorso del protagonista è interrotto ogni tanto da figure di contorno che gli si affiancano e lo sfiorano facendogli da spalla, quasi sempre mute o rumoreggiando senza rispetto.  Maggior spazio viene dato nella prima parte della pièce agli interventi di Federica Granata  (una signora) e di Daniela Duchi (una ragazza) nella seconda che comunicano con lui in modo più attivo; seguono Nicolò Giacalone (il facchino), Marco Avogadro (il portiere) e Marco De Gaudio (l’innamorato della ragazza).

Tanti personaggi entrano ed escono, più o meno ubriachi, vestiti come se fosse Carnevale (Angelo Palladino, Michele Maccaroni, Bruno Ricci, Francesco Cristiano Russo, Giovanni Annaloro, Mario Cangiano, Maria Angela Cerruti, Roxana Doran, Sarah Paone, Emanuele Vito), alcuni ripetono ossessivamente “To be or not to be” indossando delle maschere rappresentanti un volto stereotipato di Shakespeare che a sua volta, assieme King Lear è centro di quest’opera di Bernhard per il quale  l’Arte è soggetto di continue riflessioni spietate e portate senza alcuna remora alle estreme conseguenze (si pensi anche ad alcuni  suoi testi di prosa, ad esempio Antichi Maestri, o Il soccombente). Questo approccio scomodo non lascia mai indifferenti, sollecita una riflessione non superficiale né frettolosa, istiga a leggere altro, proseguendo o iniziando un percorso stimolante, mai scontato.

Tale processo viene suggerito con intelligenza dal cartellone del Politeama Rossetti che, dopo aver iniziato la stagione con August Strindberg riletto da Friedrich Dürrenmatt e proseguito con Rainer Werner Fassbinder, procede ora con l’autore austriaco e presto anche con Bertold Brecht  proponendo con molta attenzione ed appropriatezza spettacoli che permettano di conoscere o riaccostarsi ad autori capaci di offrire, attraverso il confronto fra i lavori proposti, uno spaccato molto interessante ed arricchente della drammaturgia del Novecento centroeuropeo.

Paola Pini

Trieste, Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Sala Assicurazioni Generali
Dall’8 al 12 marzo 2017
Minetti
Di Thomas Bernhard
Versione italiana: Umberto Gandini
Scene e Costumi di Catherine Rankl
Musiche: Andrea Nicolini
Luci: Sandro Sussi
Regia di Marco Sciaccaluga
Produzione del Teatro Stabile di Genova
Interpreti: Eros Pagni, Federica Granata, Marco Avogadro, Nicolò Giacalone
e con Giovanni Annaloro, Mario Cangiano, Marco De Gaudio, Roxana Doran, Daniela Duchi, Michele Maccaroni, Sarah Paone, Bruno Ricci, Francesco Russo, Emanuele Vito

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