Gelosie, incomprensioni affettive e liti caratteriali alla base dei drammi familiari in “Come ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché”

Data:

Al Teatro Roma, fino al 30 aprile 2017

Si parla sempre più in questo periodo d’efferati crimini domestici in cui uno dei due coniugi, specialmente il marito, uccide l’altro per non perderlo concependolo,con sbagliato spirito di patrimonio sentimentale, come sua esclusiva proprietà incedibile o per malsano pietismo come qualcuno da non far soffrire per una grave patologia terminale. Talora la follia e l’odio arrivano al punto d’accanirsi sul cadavere con la distruzione del corpo dandogli fuoco con una serie infinita di colpi d’armi da fuoco o coltellate per sfregiarlo e renderlo irriconoscibile. Proprio per allentare questa tensione e riderci sopra negli anni sessanta un famoso autore televisivo come Antonio Amurri compose lo scherzoso testo satirico: Come ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché, in cui due sposi si lamentavano a turno ad un’agenzia matrimoniale o telefono amico per sapere come liberarsi dell’incomodo recato dall’altro. I protagonisti sono Maddalena Rizzi e Francesco Maria Cordella che impersonano una lunga serie di coppie divenute oramai insoddisfatte della convivenza: ogni pretesto è buono per aumentare la collera reciproca, la paranoia.le nevrosi,gli egoismi personali, accusando i vizi e difetti comportamentali del partner. Si pongono sotto la lente d’ingrandimento il fatto che lei apra la posta di lui e non gli comunica l’evolversi delle situazioni, gli rimproveri d’essere mammone e di non riservargli le dovute cure ed attenzioni guardandola distrattamente, mentre lui non ne può più della sua ostinata gelosia mascherata da indifferenza e del fatto che lo svegli nel cuore della notte per immotivate ansie,apprensioni e fobie. Ciascuna di queste situazioni è un siparietto a sé stante per chiedere consiglio al “telefono amico”, oggi si direbbe  consultorio della famiglia, su come farla finita per via grottesca, con il solo effetto di trasmettere allo psicologo ed alla sua segretaria amante l’angoscia delle vicende sperimentate problematicamente,così da indurli per autotutela a rinunciare al loro sogno d’amore rinviando il matrimonio in bianco; o no? La musica del carosello del”boom economico”, segna il passaggio da uno sketch all’altro in scene in bianco e nero per contrasto dei temi ed atmosfere:in cartellone al teatro Roma fino al 30/4.

Susanna Donatelli

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