Presentata a Trieste la tradizionale anticipazione del Rossetti sulla prossima stagione

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La condizione umana esplorata nei suoi molteplici aspetti attraverso numerose lenti: ecco quel che, dalle prime anticipazioni, sembra essere il filo conduttore dei cartelloni proposti dal Politeama Rossetti di Trieste – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia per la stagione 2017-2018 e che sarà presentata nella sua interezza nel corso della prima settimana di settembre.

Sono tredici i titoli al momento noti, cinque nell’ambito della Prosa, quattro per Altri Percorsi, due, per la Danza e altrettanti per quanto riguarda i Musical ed Eventi.

Si inizierà con la Prosa nella narrazione fantascientifica di Marco Paolini e Gianfranco Bettin Le avventure di Numero Primo, che avrà il suo debutto proprio a Trieste dopo un lungo lavoro di sperimentazione con il pubblico, interessante pratica già adottata da Paolini in altre occasioni.

Tra i numerosi spettacoli di Prosa prodotti dal Teatro Stabile Regionale la prima notizia riguarda La guerra di Carlo Goldoni, diretta da Franco Però, in scena alla Sala Bartoli con la Compagnia Stabile al gran completo e la presenza di Mauro Malinverno come “attore ospite”.

Tra gli Eventi viene segnalato quello che si vedrà a novembre (unica date italiane saranno quelle di Trieste e Milano): Blue Man Group, una vera e propria esperienza sinestesica debuttata nel 1991 e ancora in scena Off-Broadway, divenuta ora produzione stabile anche a Boston, Chicago, Las Vegas, Orlando, Berlino e soggetto di un Tour mondiale, che ha già coinvolto oltre venti paesi e proseguirà almeno per tutto il prossimo anno.

Il dialogo fra presente, futuro e passato proseguirà in Altri percorsi, presso la Sala Maggiore del Teatro Stabile Sloveno, con Medea di Euripide per la regia di Luca Ronconi ripresa filologicamente da Daniele Salvo; protagonista della tragedia, oggi come allora, sarà Franco Branciaroli, attore scelto a suo tempo dal Maestro scomparso nel 2015.

Suscita grande interesse in Prosa la versione teatrale che Stefano Massini ha realizzato per Il nome della rosa di Umberto Eco, grande capolavoro sia per quanto riguarda il romanzo originale che la successiva versione cinematogafica. Sarà a Trieste a dicembre e si avvarrà della regia di Leo Muscato, con Luca Lazzareschi nel ruolo del protagonista Guglielmo da Baskerville.

Il tema dello sport sarà affrontato anche nella prossima stagione con 28 battiti, scritto e diretto da Roberto Scarpetti prendendo spunto dalla vicenda di Alex Schwazer e interpretato da Giuseppe Sartori, in scena a febbraio per Altri percorsi.

In febbraio si potrà anche assistere ad un evento di valenza europea per il cartellone Danza con Break The Tango di German Cornejo, in cui la Breakdance e il Tango saranno protagonisti contaminandosi e arricchendosi a vicenda nell’incontro tra breakdancer europei e campioni di tango argentino, assieme ad una grande band presente con loro sul palco.

La settimana successiva ancora Danza, ma di tutt’altro genere con il Romeo e Giulietta di Sergej Prokofiev nella coreografia di ispirazione neoclassica creata da Valentina Turcu, prodotta dal Teatro Nazionale Opera e Balletto di Maribor con la propria prestigiosa compagnia di ballo, anche qui grazie alla fattiva collaborazione con il Teatro Stabile Sloveno di Trieste.

Poi, di nuovo la prosa per Altri percorsi: la caustica e sarcastica commedia Animali da bar di Gabriele Di Luca con Carrozzeria Orfeo, il gruppo nato all’interno dell’Accademia Nico Pepe di Udine, spettacolo vincitore nel 2016 del Premio Hystrio Twister.

Seguirà per la Prosa un’altra produzione del Rossetti, con la regia firmata questa volta da Igor Pison: Anomalie dall’omonimo testo di Mauro Covacich, autore attualmente in finale al Premio Campiello con la sua nuova opera La città interiore. Protagonista è ancora la guerra, ma qui si tratta di quella che qualche decennio fa lacerò in tutti i sensi le vite nell’ex Jugoslavia, vista dal triplice punto di vista di alcuni ragazzi per i quali giocare a basket è questione prioritaria, di un cecchino e di una giovane coppia.

Nella città che da poco è stata designata “Capitale europea della scienza 2020” non poteva non ritornare a Trieste questo aspetto del sapere, dopo il grande e meritato successo ottenuto lo scorso anno con La domanda della regina: il cartellone Altri percorsi ospiterà il brillante 1927 – Monologo quantistico di e con Gabriella Greison che prende spunto da una foto in cui appaiono ventinove persone, più della metà dei quali aveva ricevuto in quell’anno od avrebbe ottenuto in seguito il Premio Nobel.

Non poteva mancare, tra le anticipazioni, la presentazione di un Musical, anche in questo caso evento internazionale pur essendo prodotto in Italia: l’adattamento proposto del film del 1987 Dirty Dancing con le musiche e le canzoni originali, diretto da Federico Bellone, ha avuto infatti così tanto successo da essere assunto come Regia Ufficiale per lo spettacolo internazionale.

La stagione di Prosa si concluderà con Tempi Nuovi, la recentissima commedia di Cristina Comencini (all’11 giugno 2017 risale la prima nazionale) da lei diretta, con in scena, tra gli altri, Ennio Fantastichini e Iaia Forte.

Cronaca e storia, scienza e fantascienza, filosofia e sport, classici notissimi ed altri meno visti si affiancheranno, nelle molte sale disponibili nei numerosi teatri triestini, a novità e a nuove produzioni, tracciando una mappa ideale dei rapporti del singolo essere umano con la propria realtà vicina e familiare, ma anche con le pressioni e i condizionamenti subiti dall’ambiente sociale e dalla cultura di massa in una varietà che già fin d’ora sembra essere assicurata. Si attende ora con molta curiosità la presentazione completa di inizio settembre.

Paola Pini

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