“Grease” festeggia i primi vent’anni italiani. Chiodi, gonne a ruota e tanta brillantina scalderanno il pubblico del Sistina fino al 29 ottobre

Data:

Al Teatro Sistina di Roma fino al 29 ottobre 2017

Gli amori, quelli veri, non temono il tempo. E così, nel corso degli anni, il capolavoro di Warren Casey e Jim Jacobs si conferma musical da record, incantando generazioni di Grease-maniacs. Ad oggi, si calcolano oltre 1.650.000 spettatori (italiani) innamorati dell’amore fra Sandy e Danny.

In Italia abbiamo conosciuto la storia dei due ragazzi della Rydell High School attraverso gli schermi e i costumi indossati da Olivia Newton-John e John Travolta, nel film del 1978. Non è la prima volta che un regista cinematografico prende in prestito dai palchi di Broadway rendendo il musical di partenza arcinoto su scala mondiale: è già accaduto con Cabaret, Chicago, Hair, My fair lady, Sweeney Todd e West Side Story – solo per citare i più visti.

Il Grease diretto da Randal Kleiser è riuscito egregiamente nel suo intento: ha adottato un bambino di nemmeno dieci anni, la produzione americana nata nel ’71 da mani e menti di Casey e Jacobs, e ne ha fatto un uomo di successo, uno dei blockbuster più guardati di sempre. “Lo spettacolo doveva rappresentare un ritorno ad un genere di vita centrato sulle acconciature dai ciuffi alla Elvis (oleose e appiccicose), sul cibo (economico, grasso, hamburger e patatine fritte) e su favolose automobili fuori serie (sporche e infangate) o su qualsiasi altra cosa unta: decidemmo così di chiamarlo Grease”. Questo secondo i padri del musical. Il regista cinematografico è andato oltre, ha lanciato una vera e propria greasemania.

Così, quando nel 1997 Saverio Marconi è riuscito a portare in Italia il musical con la Compagnia della Rancia, ha trovato un pubblico già caldo, pronto a scatenarsi con le esibizioni di Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia.

Negli anni si sono succeduti diversi allestimenti, sempre prodotti dalla Compagnia della Rancia. Franco Travaglio e Michele Renzullo hanno rinfrescato le traduzioni dei testi nel 2015, così come il direttore musicale Riccardo Di Paola ha firmato nuovi arrangiamenti e orchestrazioni.

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Oramai il pubblico conosce tutto a memoria. Di fatto, Grease è un classico anche nella versione italiana. Per il ventennale, Saverio Marconi ha saputo ricreare le atmosfere travolgenti dell’America anni Cinquanta, con rock‘n’roll, fast food, chiodi, pin-up ed Elvis-emuli, aggiungendo la nuova linfa delle energiche coreografie di Gillian Bruce e Mauro Simone e la tanta brillantina dei costumi pop di Carla Accoramboni.

Per innovare la resa scenica, poi, ha cambiato anche gli attori, esponendosi a qualche rischio. E’ il caso di Danny Zuko: Guglielmo Scilla è un simpaticissimo youtuber (il suo canale Willwoosh vanta oltre 100mln di visualizzazioni), è un conduttore radiofonico, un attore, ma per interpretare Zuko non basta. I margini di miglioramento ci sono e sicuramente si noteranno nelle repliche future.

Partono, invece, sin da subito esplosivi Kenickie (il comasco Riccardo Sinisi, già apprezzato in Footloose e Newsies) e Doody (Gioacchino Inzirillo, con Sinisi in Footloose). Notevoli anche le performance di Giorgio Camandona (già Roger in precedenti allestimenti) ed Eleonora Lombardo/Rizzo (ancora un travaso da Footloose).Grease2017_fotoscena0_phFrancescoPrandoni

Nel complesso, gli assolo sono meglio gestiti delle performance corali. La band, che suona dal vivo, appare e scompare in una teca sopraelevata rispetto al palco: scelta a tratti infelice, perché, sebbene il live sia graditissimo dal pubblico, i ballerini spesso impallano i musicisti. A parte ciò, le scenografie di Gabriele Moreschi abbondano in paillettes – ça va sans dire – e pedane, che all’occorrenza diventano passerelle funzionali alle coreografie (accolte con calore dal pubblico).

I tempi di Marconi sono frizzanti, scandiscono bene le due ore di spettacolo.

Buona cosa sarebbe rispettare l’orario d’inizio, ma il disagio non è imputabile alla Compagnia della Rancia, che, anzi, risente di un certo affaticamento del pubblico – dalle 23 in poi, cantare e battere le mani, nei giorni feriali, risulta impegnativo.

Musical da weekend, energico, da seguire comodi, magari indossando chiodi o gonne a ruota sotto il ginocchio.

Maria Vittoria Solomita

GREASE, di Jim Jacobs e Warren Casey
Regia: Saverio Marconi
Regia Associata: Mauro Simone
Traduzioni e liriche italiane: Michele Renzullo, Franco Travaglio
Arrangiamenti e  orchestrazioni: Riccardo Di Paola
Supervisione musicale: Marco Iacomelli
Scenografie: Gabriele Moreschi
Disegno Luci: Valerio Tiberi
Costumi: Carla Accoramboni
Coreografie: Gillian Bruce
Con: Guglielmo Scilla (Danny Zuko), Lucia Blanco (Sandy), Riccardo Sinisi (Kenickie), Eleonora Lombardo (Rizzo), Giorgio Camandona (Roger), Gioacchino Inzirillo (Doody), Federica Vitiello (Jan), Luca De Gregorio (Sonny), Ilaria Amaldi (Miss Lynch), Nick Casciaro (Vince Fontaine), Luca Peluso (Eugene), Roberta Miolli (Marty), Giulia Fabbri (Frency), Simone Sassudelli (Tom), Giulia Maffei (Cha Cha), Giulia Bellanzoni (Patty), Andrea Spata, Alessandro Ripamonti, Laura Fiorini e Chiara Di Loreto (studenti di Rydell)
foto Francesco Prandoni

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