Nel secondo appuntamento della rassegna musicale proposta dall’associazione culturale i Senzatempo il 18 novembre si sono esibiti: Danny Grisset quartet feat Piero Odorici allo Xanadu dell’Hotel de la Ville (AV).
La formazione composta da Danny Grisset al piano, Piero Odorici al sax, Francesco Puglisi al contrabbasso, Andrea Nunzi alla batteria, ha spaziato tra le note di Thelonius Monk, Miles Davis ai più moderni Freddie Hubbard e Cedar Walton, nonché la composizione di Odorici ‘Original 1’.
In apertura di serata una veloce ‘Hindsigh’ di Cedar Walton ha scaldato subito l’atmosfera, seguita da un altro grande brano del songbook del jazz di Dizzy Gillespie come ‘Woody’n you’, una esecuzione di alto livello, dove la splendida tecnica di Grisset si alternava a quella di Odorici ben supportati dalla sezione ritmica che si è prodotta in alcuni assolo di valore.
La dolcissima ballade ‘Soul Eyes’ di Mal Waldron ha emozionato con i filati di Odorici sul sax, di grande dolcezza e tecnica, un ricamo con fili d’oro per questo brano in 4/4 di cui la prima incisione ebbe il sax di John Coltrane.
Di Freddie Hubbard ‘Up jump spring’ che il quartet ha approcciato in uno swing molto caldo, dove si evidenzia l’interplay del binomio collaudato. Grisset sostiene melodia e velocità alternandosi con Odorici la cui note al sax restano dolci anche negli acuti non stressando così le note.
La dolcezza giunge in trio, con la ballade eseguita da Grisset con la sezione ritmica, cui è seguita ‘Blue Monk’ di Thelonius Monk nel quale Odorici sembra a proprio agio eseguendolo con fraseggio ed intensità. Grisset al modo dei grandi trascina il pubblico che accenna ad un accompagnamento ritmico con le mani, scaldato dalle note del pianista.
Una formazione che è risultata coesa con un ottimo interplay, che ha fatto parlare la musica facendola capire alla perfezione.
Una serata musicale di alto livello, con artisti che hanno saputo incantare il pubblico presente, dando vita a qualcosa di unico, con un plauso agli organizzatori che hanno realizzato ancora una volta una rassegna di livello.
Laura Scoteroni
