Un incontenibile Roberti conduce un atletico e maramaldo OSTIA MARE ad imporre la terza sconfitta interna al Trastevere (2-3)

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Il mese di novembre si conclude nel peggiore dei modi per i capitolini, ovvero com’era cominciato: con una sconfitta casalinga bruciante che tarpa loro le ali mentre stanno per lanciarsi verso l’ali e posizioni della classifica per la perfetta media inglese ed anche più in trasferta. Nel giorno d’Ognissanti era stato il Monterosi a violare Villa Pamphili, con un punteggio di misura (1-2) per errori difensivi dei romani,ora invece nel derby cittadino è stata la squadra del litorale,dove la mafia è tornata a farsi la guerra e la presidente grillina Di Pillo ha confessato di non farcela da sola a riportare l’ordine pubblico senza un maggiore aiuto dell’esercito e forze dell’ordine, a battere gli uomini di Gardini, che in casa non possiedono un gioco fluido, incisivo e scintillante come fuori del rione, per mancanza di fantasia ed eccessivi fraseggi contro le compagini che rafforzano l’interdizione a centrocampo e le marcature nella retroguardia. Lo stesso s’è visto contro il complesso del trainer greco, che s’è schierato con il modulo del 3-5-2 dimostrando d’avere un vitale ed aitante reparto difensivo con Pieri, Mazzei e La Rosa, mentre il centrocampo è stato retto da Colantoni,capitano ed uomo d’esperienza della formazione, con Ferrari sulle due fasce,mentre Catese, Calveri e Bellini erano la diga centrale dietro il pallone, pronti a rilanciare con veloci ripartenze i due attaccanti Roberti e Proietti, autentiche spine nel fianco di capitan Martorelli e Spanò che erano presi d’infilata dai contro piedi ospiti essendo i compagni sbilanciati sterilmente in avanti.Infatti i passaggi erano troppo lenti ed orizzontali, i lanci talvolta lunghi e sbagliati e quasi mai qualcuno si prendeva la responsabilità di tirare potentemente dal limite come Darmian a Stoccolma ed il palo ne sa qualcosa. Mister Gardini negli spogliatoi riconoscerà di non essere ancora riuscito a studiare le contromosse giuste per il mal di Bachelet, dei suoi e che per di più i ragazzi per l’occasione erano scesi in campo nel primo tempo contro i Lidensi senza l’adeguata grinta e determinazione del cuore,sottovalutando gli avversari. Del resto Donati, Mastromattei, Bernadotto e Pagliarini erano stati tenuti in panchina per Vendetti, Scaglietta e Vassallo che avevano l’opportunità di mettersi in mostra,ma comportava pure come rilevato nella ripresa minore caratura di gioco tecnico e potenziale offensivo. Se a tutto questo si sommano i soliti errori e le distrazioni difensive del Trastevere. Si capisce come i bianchi Tirrenici in un pomeriggio di sole Al primo tentativo andava a segno al 26° il Trastevere sbagliava un disimpegno a centrocampo ed il prode valoroso,irrefrenabile, Roberti la bucava centralmente tirando dal limite con Sottoriva che non tratteneva e Proietti, talento 89 secondo del decennio fino al 90 insieme a Colantoni,appoggiava in rete da due metri. Il portiere romano era poi bravo al 35°a contrare in uscita lo stesso attaccante imbeccato di prima sulla sinistra dell’area romana,mentre la sfuriata reattiva dei neri di casa produceva solo due diabolici tiri di prima di Panico all’incrocio dei pali e di Lorisso in diagonale che l’eccellente diciassettenne portiere ospite Giannini sventava in corner,che alla fine saranno 8 a 5 per il Trastevere.L’ estremo difensore dell’Ostia si ripete (1 a 5) finale del tempo su conclusione di Drusky, dopo che l’ottimo direttore di  gara Piazzini di Prato aveva ammonito per falli tattici Vassallo e Pieri. Al rientro in campo senza sostituzioni la musica sembrava la medesima ed al 54° in contropiede Roberti saltava Vendetti e bruciava in diagonale il povero Sottoriva.Gardini correva ai ripari e cambiava intorno al 60° Vassallo e Panico per Donati e Mastromattei. Subito la manovra diveniva più aperta,limpida,rapida ed aggirante sulle fasce, per cui in cinque minuti il risultato veniva ribaltato e riequilibrato.Prima su Cross da destra di Ricucci e poi di Mastromattei con due indovinate inzuccate. Drusky e Spanò bucavano un sorpreso Giannini che giustamente se la prendeva con la coppia centrale Mazzei-La Rosa che non erano saltati sui due traversoni similari. I tifosi di casa riprendevano fiato e voce incoraggiando i loro beniamini per arrivare alla prestigiosa affermazione, come contro L’Albalonga alla prima giornata,inducendo Gardini ad inserire il fresco Bernadotto per lo stanco ed opaco Lorusso, tuttavia era ancora un trascinante Roberti,vero campione in erba a sovrastare tutti di testa in area del Trastevere e schiacciare in rete su calcio piazzato da sinistra dell’encomiabile atleta Colantoni,fattosi però ammonire per condotta scorretta. L’Allenatore Greco provvedeva a preservare la vittoria innestando a centrocampo Attili per Proietti e poi Belardelli per Calveri. Nel recupero per spaccare il ritiro dei LAZIALI che sprecano una buona opportunità con  Pagliarini. Adesso il TRASTEVERE giunto alla quarta sconfitta, dovrà recarsi domenica a Latina che ha espugnato Anzio tornando al successo e speriamo che almeno il rendimento esterno dei Romani resti inalterato. In classifica il Trastevere è stato scavalcato dall’Albalonga corsara contro la Lupa Roma al campo “gianni” ed in passato a  Lanusei In lista tutto è rimasto inalterato espugnando il Rieti lo stadio degli Etruschi del Monterosi e negato l’ATLETICO il latte dolce Sassari a Fregene. Poi viene l’Aprilia che ha battuto il Tortolì,mentre Nuorese – Budoni e SanTeodoro-Flaminia si sono divise la posta,con le squadre sempre in ombra ed in basso in classifica.

Giancarlo Lungarini

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