L’Amore in guerra. I Castelli romani accolgono con entusiasmo uno spettacolo sempre toccante

Data:

Castelgandolfo, Sala Toni Ucci, 28 gennaio 2018

Non poteva essere celebrata più degnamente la Giornata della Memoria alla Sala Toni Ucci di Castelgandolfo, domenica 28 gennaio. Sul palco del giovane teatro castellano è infatti andata in scena Melania Fiore, con L’Amore in guerra, Premio Calcante SIAE 2014 quale miglior drammaturgia contemporanea e 2° classificato al Premio Attilio Corsini 2013 al Teatro Vittoria di Roma. Spettacolo di grande intensità, scritto e diretto dalla stessa Fiore e dedicato al suo indimenticato Maestro Mario Scaccia, che ne curò l’ideazione nel 2010 e che successivamente affidò proprio alla sua allieva la nuova riscrittura. Due quadri, due donne al tempo del nazismo, due grandi interpretazioni che portano in scena i fantasmi più reconditi dell’animo umano, quelli che fanno paura sul serio. Eppure in questa ulteriore rinnovata edizione (ne ho viste tre), Melania Fiore riesce ad alleggerire, se così si può dire, la rappresentazione con pennellate di ironia dei personaggi che per un istante spezzano provvidenzialmente la tensione del pubblico, numerosissimo, senza perdere di vista la drammaticità delle due storie (vere).  Gertrud Steiner, una famosa pianista tedesca, “rea” delle sue origini ebraiche, e Matilde Melzner, “colpevole” di lievi disturbi psichici e ricoverata nella famigerata “casa di cura” di Eichberg. Interpretazioni potenti, in due atti, che esaltano l’amore delle due donne, per la musica la prima, per la vita la seconda, amore che in qualche modo coinvolse anche i loro carnefici. E se per la Steiner fu inutile, per la Melzner questo portò alla sua salvezza e ad una vita di studi e di impegni che pulsa ancora oggi. Uno spettacolo in due atti che sembra, di anno in anno, acquistare nuova linfa, anche grazie all’inventiva di Melania Fiore, che ogni volta accuratamente lavora sui due personaggi e sul modo di rappresentarli sul palco, aldilà della sua imponente presenza scenica. Un plauso anche al lavoro di Riccardo Santini, per la sua precisa gestione audio e luci e un plauso va anche al pubblico che ha gremito anche oltre la capienza la Sala Toni Ucci, di domenica pomeriggio, confermando che la bellezza del teatro non risiede nella leggerezza o meno di uno spettacolo, ma nella qualità, nell’onestà e nella professionalità del lavoro proposto sul palco e dietro le quinte, nella cura dei particolari, nello studio di quanto si racconta, nello spessore di quanto messo in scena, indipendentemente dal genere. Vedere anche diversi adolescenti in platea attenti, commossi, rapiti da tanta intensità, fa ben sperare. Il teatro è più che mai vivo.

Paolo Leone

Castelgandolfo, Sala Toni Ucci, 28 gennaio 2018
La Resistenza delle Formiche Teatro presenta:
L’Amore in guerra. Testo, interpretazione e regia di Melania Fiore
Assistente alla regia Aldo E. Castellani; Disegno luci Riccardo Santini; Costumi e scene Voodoo Vixen Dresses. Musiche di Beethoven, Debussy, Chopin, Edith Piaf. Voce fuori campo di Aldo E. Castellani

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