La moda e i suoi innumerevoli perché

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Come nasce l’ispirazione di uno stilista? Personalmente posso dire che può avvenire da un ritaglio di stoffe, oppure da un colore; da un ritaglio di giornale, il profumo del mare o un momento particolare. Creativi si nasce. Noi sardi abbiamo la fortuna di vivere in uno dei posti più belli al mondo, e sull’ispirazione il luogo è sicuramente favorevole. Quasi sempre, si parte da un’idea iniziale e si finisce con tutt’altra cosa. La mia musa ispiratrice è una donna sensuale e romantica, una sorta di Elisa di Rivombrosa. La osservo mentre parla di sé, mentre si muove e poi con l’abito la racconto. Nel lontano 2004 fu proprio il mio stile a distinguermi e a far sì che mi scelsero come stilista al “Gran Ballo Delle Debuttanti” di Stresa. Una recensione di alcuni anni fa mi definì “La stilista che veste le cenerentole metropolitane”.

Attraverso i miei abiti mi racconto… Aghi, spilli, gessetti e forbici danno vita al tessuto; sembra magia! Ma vi posso assicurare che un abito può raccontare una storia, una vita, un mito. Qualche giorno fa ho partecipato ad un concorso a tema: “la fragola”, organizzato dall’associazione “Capoterra 2000”, nello splendido scenario del parco di Porto Conte ad Alghero.

Mi sono ispirata alla mitologia Greca. L’antica Grecia narra una bella storia d’ amore e passione, e di gelosia .Venere, innamorata follemente di Adone, elegante e abile cacciatore. Venere, eterna amante di Marte, da quest’ultimo attratta solo fisicamente in quanto non approva i suoi modi di fare. Marte, accecato dalla gelosia, scaglia un cinghiale contro Adone, purtroppo ferendolo a morte. Venere disperata piange tutte le lacrime che ha; queste cadendo a terra e mischiandosi col sangue dell’amato formano dei cuori: la pianta della fragola. Il vestito in taffetà rosso stropicciato, tutto drappeggiato sul davanti disegnato a bustino con una generosa scollatura a forma di cuore evidenzia il décolleté: corto davanti mette in mostra le bellissime gambe della modella. Si presenta invece lungo dietro dietro, con una gonna corta sovrapposta e la schiena nuda fino alla vita incorniciata con tante rose verdi sempre in taffetà con rispettivo volant plissettato sulla scollatura del decolleté e un papillon in tinta. Un punto luce ed una spada in legno fatta a mano.

Sei gli stilisti in gara, ognuno con un’interpretazione diversa, perché ciò che si crea fa parte del nostro percorso emotivo e professionale, cioè creiamo ciò che siamo. Mi ha affascinato la creazione di una collega, Paola Tangianu, donna creativa e abile professionista che per l’ occasione si è ispirata al cuore della fragola con il tessuto, sia per il colore sia per la morbidezza. Con la pelle rossa ha riportato la parte esterna della fragola, con il voille rosa, tendente al lilla, l’interno della fragola morbido e corposo. Il capello, di pelliccia di volpe rossa e pelle scamosciata, forma delle fragole, mentre usa la pelle d’anguilla verde per le foglie. È un trionfo di tessuti e colori. Quando ha fatto l’ingresso nel backstage in quel capello ho visto una fiaba… non chiedetemi quale! Forse la devono ancora scrivere, ma io l’ho vista. Abbiamo avuto una visione diversa della donna; una più romantica ma al contempo sensuale, l’altra sensuale e determinata. Due stiliste, ognuna con il suo percorso e quindi due visioni diverse. Lo stilista prima di creare immagina nella sua mente quel tessuto che si anima, quasi a plasmare il corpo stesso. Nella moda ci vuole estro, passione, ma anche competenze che acquisisci con lo studio. Attraverso i miei abiti mi racconto…

Antonella Fini

Foto copertina Sergio Scanu

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