La prima giornata del Torino Fashion Week

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Quasi puntualmente si è aperta la terza edizione della Torino Fashion Week all’Ex Borsa Valori in Torino. La cornice suggestiva del luogo allestita per l’occasione ha avuto come sempre una risonanza sia da parte del pubblico, rigorosamente accreditato, che dagli addetti ai lavori, che in men che non si dica hanno preso posto (assegnato per categorie) riempiendo il luogo.

Dicevamo quasi puntuale, poiché l’afflusso di pubblico era notevole ma lo staff ha saputo affrontare al meglio il fluire della gente. Il primo brand a confrontarsi sulla passerella è JAKOUTE, un atelier che si diversifica tra i “Kods” e gli adulti, aprendo la sfilata con una graziosa bimba pronta ad essere applaudita tanto è stata la sua grazia nello sfilare. Poi Regina Guasco, altro brand torinese con alcuni capi di rilievo. Daniela Bosco con il marchio SOHO preferisce una linea semplice, come quella presentata da MISS LITTLE “Mani Facture”. In quinta uscita troviamo le creazioni di SCG CINDY, che ha sviluppato nuove idee nel presentare la sua collezione. Ha concluso la sfilata pomeridiana la linea di ENNEN, come chiusura ci aspettavamo di più all’atelier.

In serata l’affluenza è stata di gran lunga superiore. L’inconfondibile poltrona dell’Architetto Hussain Harba posizionata al centro apre alla sua collezione di borse con accostamenti colorati, alle volte audaci ma pur sempre adatti a signore o giovani che desiderano distinguersi. A nostro parere, anche se piacevole a vedersi, il susseguirsi del prodotto, inteso in qualità di tempo, è stato leggermente abbondante. La linea presentata da Barbara Montagnoli con abiti casual sono stati apprezzabili, mentre dall’atteso Atelier Beaumont ci aspettavamo di più, infatti solo alcuni capi meritavano la nostra attenzione. L’eleganza si è vista con HIND LAFRAM, suggestiva la sua collezione Marika Guida; di seguito è apparsa HUDA NEGASSI, presentando prima monili, anelli e bracciali, poi in chiusura il suo brand di abbigliamento – non male. Per finire hanno sfilato TIN CARENA e le sue creazioni. Degna di chiusura e menzione sono le creazioni di Giuseppe FATA, cappelli o copricapo da guardare… difficili da portare, di effetto sorprendente e ammirevole, con i quali si è conclusa la prima serata di una piacevole kermesse, dove siamo orgogliosi – parlando da torinesi – del ritorno di TMODA. Seguiranno altre giornate, altri brand, altri stili tutti sotto un unico acronimo: T F W.

Certamente come prima “portata” la giornata ha avuto un suo fascino, pensiamo che la TMODA e lo staff abbiano lavorato bene dando come sempre un risalto e sempre più visibilità su una città metropolitana qual è TORINO!

Un ringraziamento particolare è per il fotografo Beppe Sacchetto, che gentilmente ha concesso con i suoi scatti di abbellire l’articolo.

Daniele Giordano

Foto di Beppe Sacchetto
CREDITI:
VBS 50
HUSSAIN HARBA
JAKICUTE ATELIER
HIND LAFRAM
CSG CINDY
GIUSEPPE FATA

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