Il mondo aggrovigliato de “La Principessa della Czárda”

Data:

Trieste, Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Sala Assicurazioni Generali. Dal 6 all’8 luglio 2018

“È un mondo aggrovigliato”, dice uno dei personaggi del vivace e frizzante allestimento de “La Principessa della Czárda” prodotto dal Teatro dell’Operetta di Budapest in scena a Trieste (in esclusiva nazionale) e recitata per l’occasione in italiano dagli interpreti ungheresi.
Spostato temporalmente di poco rispetto alla versione proposta dal libretto originale, ambientata intorno all’assassinio di Francesco Ferdinando (nella versione di cui si scrive è già scoppiata la Prima Guerra Mondiale e alcuni siparietti che vedono protagonista il soldato Arnold Schulteis (Attila Miklós) citano le battaglie sull’Isonzo cui i soldati ungheresi parteciparono dal 1915 al 1917), si svolge tra Budapest e Vienna, tra gli ambienti dell’Orpheum, il café chantant in cui Silvia (Mónika Fischl) è la diva adorata da tutti i frequentatori del locale e la residenza del Principe Leopold Maria Lippert-Weilersheim (László Csere), padre di Edvin (Zsolt Vadász) perdutamente innamorato della chanteuse e da lei ricambiato, ma già promesso sposo della cugina Stazi (Annamarí Dancs).
Silvia non appartiene alla classe sociale adatta per sposare un principe, ma tutto si risolverà per il meglio grazie all’aiuto di Boni (Péter Laki) il barone amico comune che si fingerà marito di Silvia per ingelosire Edvin e alle rivelazioni sul passato della madre di lui, la Principessa Anhilte (Bori Kállay). Zio Feri (Attila Bardóczy), il colonnello Rohnsdorf (Gábor Dézsy Szabó), il notaio Kiss (Andor Szegedi) partecipano offrendo ognuno il proprio contributo per lo scioglimento della vicenda sotto lo sguardo vigile e attento dei gemelli Miska e Alfonso, rispettivamente capocameriere e maggiordomo della famiglia principesca, interpretati entrambi dal bravo e brillante triestino Alessio Colautti.
L’orchestra è stata ben diretta da Makláry László, del Teatro dell’Operetta di Budapest come l’efficace Coro, presente frequentemente in scena e i ballerini, sia nelle scene ambientate a Budapest che in quelle di Vienna, offrendo al pubblico ottimi esempi di danze ungheresi e di valzer viennesi grazie alle coreografie di Gesler György.
Altrettanto efficaci sono le scene di Gyarmathy Ágnes ed eleganti i costumi di Füzér Anni.
È un’operetta piacevole e la regia di Kero© dà la possibilità di assistere a uno spettacolo leggero e intelligente, vicino a un immaginario condiviso rispetto a quell’epoca senza per questo essere nostalgico, proprio grazie all’inserimento nella trama di riferimenti storici, omaggio alla presenza delle truppe ungheresi dell’esercito austro-ungarico nelle terre intorno a Gorizia, le stesse cantate da Giuseppe Ungaretti.
A ciò si aggiungono risonanze lievi a opere temporalmente successive alla prima di questa divertente operetta, come “Woyzeck” di Georg Büchner, ma anche “Cabaret” o tanta letteratura creata sui temi della Grande Guerra. Sono echi, sensazioni premonitrici, suggestioni delicate che conferiscono un tenue e impalpabile retrogusto amaro, conferendo così all’intero spettacolo uno spessore sottilmente più deciso pur senza appesantirlo in alcun modo.
Quello messo in scena è un mondo quasi inconsapevolmente aggrovigliato, per poco ancora integro nella sua arricchente mescolanza fra popoli e lingue, alle soglie di un baratro, quello della prima grande catastrofe del Novecento, da cui di fatto non siamo ancora riusciti a riprenderci.

Paola Pini

Trieste, Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Sala Assicurazioni Generali
Dal 6 all’8 luglio 2018
La Principessa della Czárda
Di Emmerich Kálmán
Operetta in due atti
Libretto di Janbach és Stein (dall’originale di Béla Jenbach e Leo Stein)
Traduzione italiana di Tamara Török
Direttore d’orchestra László Makláry
Silvia: Mónika Fischl
Edvin: Zsolt Vadász
Stazi: Annamarí Dancs
Boni: Péter Laki
Zio Feri: Attila Bardóczy
Miska/Alfonso: Alessio Colautti
Leopold Maria: László Csere
Anhilte: Bori Kállay
Arnold Schulteis: Attila Miklós
Colonnello Rohnsdorf: Gábor Dézsy Szabó
Kiss, notaio: Andor Szegedi
Con la partecipazione del coro e dell’orchestra del Teatro dell’Operetta di Budapest
Scene: Ágnes Gyarmathy
Direttore musicale: László Makláry
Assistente al coreografo: István Róbert Kiss
Costumi: Anni Füzér
Direttore del coro: Péter Drucker
Assistenti alla regia: András Tucker, Tamás Bori
Coreografia di György Gesler
Regia di Kero©

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