Da Amici a Tale e quale show.: Roberta Bonanno si racconta e ci parla dell’ultimo disco “Io e Bonnie”. << Ogni canzone ha un colore che fa parte dell’arcobaleno che penso di avere>>

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Nata a Milano nel 1985, dice di aver sempre avuto la musica nel DNA. Durante il liceo, ha trionfato in diversi concorsi canori. Nel 2007, Roberta Bonanno è entrata entra a far parte della rosa di allievi di Amici di Maria De Filippi. Giunta in finale tra i primi tre, ha firmato un contratto con la Sony. Dopo questo, ha deciso di virare sulla scelta di etichette indipendenti. Non ho più paura è l’EP frutto di quel sodalizio con una delle major punta di diamante del panorama nazionale. Prodotto da Mario Lavezzi, si inserisce tra i dischi più venduti e cliccati di iTunes per ben 15 settimane! La Bonanno è stata anche co-protagonista nella commedia musicale Portamitanterose.it, ideata da Maurizi.

Dal 2007 al 2018 ne è passata di acqua sotto i ponti: per la sempreverde artista non sembra passato, però, poi così tanto. Stessa grinta e stesso sguardo attento, ha saputo cogliere l’occasione per catapultarsi dalla realtà di Amici all’amatissima trasmissione Rai Tale e Quale Show, in cui il suo talento è emerso certamente come biglietto da visita per eccellenza.

Nei negozi di dischi con il nuovo album “Io e Bonnie”.

Ecco la mia intervista alla poliedrica e caparbia Roberta Bonanno:

Sono passati tanti anni da Amici, ad oggi com’è cambiata Roberta in quanto persona? In cosa ti senti migliorata e in cosa peggiorata?

In 10 anni chiaramente si cambia sia dal punto di vista artistico e umano. Negl’anni ho imparato ad essere più leggera, vivendo le cose in maniera meno pesante, attraverso anche l’autoironia, che è il mio pregio più grande. I miei difetti li ho sempre, quelli rimangono. Le mie scelte artistiche oggi sono più ponderate e mature e ci sono più “io”.

La tua edizione di Amici fu particolare, in quanto la prima edizione in cui i discografici vi puntarono e scommisero su di voi. Ti senti penalizzata di non aver vissuto Amici ai tempi d’oggi, ai tempi di artisti come Irama o i The Kolors?

La mia edizione fu un punto di boa, si passò dal semplice talent all’immettersi direttamente nelle case discografiche. Nella mia edizione all’epoca poi, i social non c’erano, e per assurdo grazie a quelli si ha già da prima un bacino di utenza molto più vasto. Oggi però è tutto più veloce e commerciale, io sono per le cose più nette e durature nel tempo.

In cosa la televisione e la musica son cambiate oggi? Ad esempio sono recenti, le dichiarazioni del maestro Peppe Vessicchio su “Amici” che non sia più produttore di talenti…

Si è adattato tutto al mondo di adesso, tutto più veloce e solo i migliori restano nel tempo.

Felice di aver partecipato a Tale e quale show?

Senza dubbio. Per me è stato un rimettersi in gioco, con grandissimi professionisti del settore tra l’altro, e ho fatto quello che più amo: cantare!

L’esibizione in cui potevi dare di più?

Indubbiamente la più difficile è stata Mina, venuta alla fine di un torneo durato 7 settimane, avrei voluto soltanto più tempo e meno stanchezza. Ci tenevo a farla bene perché sono, come tutti, una sua grande fan.

Marco Assante

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