Al Teatro de’ Servi di Roma, fino al 6 gennaio 2019
Certe volte l’apparenza inganna, pirandellianamente occorre togliere la maschera e vedere come stanno in realtà le questioni e come si comportano le persone in privato, oltreché socialmente, rassettando o meno l’etica ed il diritto. Questo è ciò che fanno A. Covatta ed A. Bonanni nel loro divertente, leggero ed ironico spettacolo comico analizzando psicologicamente i rapporti dei genitori tra loro, con i figli e le reciproche relazioni tra costoro. Il nucleo di quattro persone dà fin dall’inizio segni evidenti che le cose non vanno bene tra loro, gelosie, rancori, diffidenze e sospetti, nonché forti egoismi personali dettati dall’avidità e dalla passione, rivelano che la famiglia è alla frutta,in stato di crisi sentimentale e con fusione con toni aspri e sempre più insinuanti e marcati dalla tensione isterica. Lei, interpretata da Nadia Bengala ex miss Italia, da bellezza conclamata s’è ridotta con il tempo a fare la cassiera da Ikea, avendocela Doriana con il consorte Walter che, dopo una fulgida carriera di comico, gestisce ora un sensuale ritrovo di spogliarello e cubiste. Egli torna a casa tardi la sera con tracce di rossetto sulle guance che irritano la moglie, stufa di sentirsi tradita con donne facili, come testimonia il figlio Marco che sta sfondando nella serie A del calcio ed è logicamente circondato da numerose ed affascinanti fans, tra cui la direttrice del canale televisivo che l’invita spesso in studio con i suoi e l’intervista a tutto campo per mostrarne il talento, che lo porta a vedere continuamente partite in TV. La giornalista, più grande di lui di cui è innamorato,è resa dalla bionda A. Salvucci, mentre R. Alterio veste il ruolo della fanatica ADRIANA che si fa chiamare Dyana dai 500.000 followers che l’incoraggiano ammirati sul canale online di cui è blogger. Nessuno chiuso nel suo tornaconto pensa più alla pace ed armonia del gruppo familiare,per cui crescono i litigi e le barriere comunicative,non c’è spirito d’appartenenza e disponibilità all’altro:vige l’indifferenza, mentre si aspettano i suoceri e nonni per il giorno di Natale. Per rimuovere il blocco relazionale e recuperare la felicità di ciascuno bisognerà pure intervenire sulla cancrena degli abitanti della casa. Ma cosa? Starà a voi scoprirlo fino all’epifania, ultimo giorno del lavoro,ricordando che gli autori si sono calati nelle parti di padre e figlio, mentre la regia dello scavo psicologico, per meditare divertendosi, è di F. PERRONE.
Susanna Donatelli e Giancarlo Lungarini
