ER NASO DE GOGOLLE. Pietroburgo o Roma, l’uomo è sempre lo stesso

Data:

Roma, Teatro della Cometa, dall’8 al 20 gennaio 2019

Il Naso, il surreale e satirico racconto di Nicolaj Gogol, che dopo una prima pubblicazione nel 1834, fu poi inserito nella raccolta conosciuta come Racconti di Pietroburgo, prende vita sul palcoscenico del Teatro della Cometa dal 10 gennaio, grazie all’abilità di Pierpaolo Palladino, che ne scrive una versione interamente romana, Er Naso de Gogolle, appunto. Non siamo più a Pietroburgo ma nella Roma del 1800 e i personaggi, naso compreso, assumono nomi e linguaggi nostri. Un romanesco colto, ricercato, di cui Palladino è cultore e scrittore apprezzato. Ecco quindi che il protagonista che da un giorno all’altro si ritrova senza naso, Kovalev, diventa l’abate Corvallone, di origini castellane, che fa dell’arrivismo il suo credo e che si muove nei palazzi del potere papalino, vagando per Roma alla ricerca del suo naso che nel frattempo se ne va in giro spacciandosi per quel che non è. Il tutto affidato alle doti interpretative di uno straordinario Francesco Acquaroli che nel suo monologo colora, magistralmente, il racconto con l’ironia e la leggerezza necessarie alla sua giusta fruibilità. Bravissimo! Nel suo racconto Gogol metteva alla berlina la burocrazia russa, un apparato statale macchinoso, il tentativo di emergere dalla mediocrità grazie alle amicizie influenti e/o ai matrimoni d’interesse. Anche con una certa critica ad un illuminismo che non prevedeva la presenza nella realtà di aspetti imprevedibili e incomprensibili, mentre invece ci sono cose che accadono, semplicemente, senza spiegazione.

 Il fatto che Palladino e Acquaroli abbiano destato dal letargo questo racconto con una trasposizione alle nostre latitudini è operazione interessante, nonostante qualche  “naso (ops!) arricciato” che l’ambiente teatrale romano, in particolare, è sempre pronto ad esibire. E’ vero anche, d’altro canto, che il racconto, e questo già nella sua versione originale, almeno al sottoscritto non ha mai destato particolare entusiasmo, pur essendo un apparente divertissement, al netto dei significati di cui sopra. Spettacolo che non rimarrà forse tra quelli che ricorderemo a lungo, ma che è comunque un lavoro curato e prezioso per la drammaturgia dialettale contemporanea. Bellissima la presenza di Flavio e Livia Cangialosi nell’esecuzione delle  musiche di papà Pino, una famiglia preziosa per il teatro.

Un’accoppiata, autore e attore, potenzialmente travolgente. Speriamo che insistano. Si replica fino al 20 gennaio.

Paolo Leone

Roma, Teatro della Cometa, dall’8 al 20 gennaio 2019
Francesco Acquaroli in: Er naso de Gogolle. Testo e regia di Pierpaolo Palladino, da Nicolaj Gogol.
Musiche originali Pino Cangialosi, suonate dal vivo da Flavio Cangialosi (tastiere, chitarra e percussioni) e Livia Cangialosi (voce e fiati). Disegno luci Alessia Sambrini.
Si ringrazia l’ufficio stampa del Teatro della Cometa nella persona di Maya Amenduni

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