Roma, Teatro Golden, dal 15 gennaio al 3 febbraio 2019
Mettersi nei panni dell’altro. Quante volte abbiamo ascoltato e pronunciato questa esortazione che sottintende il tentativo di entrare completamente nella vita o in una situazione dell’altro per comprenderne i suoi comportamenti, le sue reazioni? Ecco, al teatro Golden, fino al 3 febbraio, c’è la possibilità di veder realizzato questo modo di dire, grazie alla bellissima commedia “Anche le formiche cadono”. I corpi sono involucri, e se l’animo intero dell’uno trasla nel contenitore dell’altro, può succedere un impensabile cataclisma. Esilarante, grottesco, paradossale, ma che può davvero portare alla comprensione reciproca. Immaginate una coppia di professionisti pubblicitari, con figlia adolescente, alle prese con le mancanze e le recriminazioni di ogni coppia: le richieste assillanti di lei, la superficialità e l’assenza di ascolto di lui, le attenzioni e le premure dell’una a fronte di un pragmatismo un po’ cialtronesco dell’altro. Improvvisamente, si avvera un desiderio lanciato durante l’ennesima discussione, quello di poter compiere una “crociera nel corpo dell’altro” per poterne capire le apparenti assurdità. I corpi rimangono gli stessi, ma in ognuno alberga l’essenza dell’altro. Per cui Lucia (la bellissima Milena Miconi) assume i pensieri, gli atteggiamenti ed i comportamenti del compagno Renzo (Marco Fiorini) e viceversa. Una catastrofe con potenzialità salvifiche per entrambi. Nel mezzo, un affare milionario da portare a termine per l’agenzia pubblicitaria di cui entrambi sono dipendenti, un capo ipocondriaco, una coppia di clienti molto particolare ed una figlia in pieno turbamento ormonale che osserva il tutto con sarcasmo e saggezza, al riparo nel suo universo adolescenziale.
Mauro Graiani e Riccardo Irrera scrivono una commedia sorprendente, originale, interessante, e la affidano ad un cast che in scena si rivela esplosivo. Marco Fiorini e Milena Miconi sono una coppia artistica straordinaria, con grandi e precisi tempi comici, sempre sul ritmo, con una naturalezza bella da vedere e che, pur nella difficoltà estrema a cui sono sottoposti dalla particolarità dei rispettivi personaggi, non sbagliano una virgola. Stefano Antonucci, grande esperienza, è esilarante nei suoi interventi da capo ufficio ansioso, la piccola Sofia Graiani, 16 anni, graziosamente acerba, è anche voce narrante fuori campo, Noemi Giangrande, statuaria, è la sorella di Lucia che nasconde ai genitori il suo segreto. Completano il cast nei panni dei coniugi Carbotti, Alina Person, sensuale e determinata produttrice di lingerie, con il becero marito interpretato da Riccardo Graziosi, in sostituzione di uno sfortunatissimo Andrea Alesio. La commedia, ben scritta e bene interpretata, è molto divertente ed è impreziosita dal grande lavoro attoriale dei due principali protagonisti, Fiorini e Miconi. Una storia che usa il paradosso per scandagliare gli universi paralleli maschili e femminili con leggerezza intelligente, con un finale non scontato ed emozionante. Una delle commedie più belle tra quelle viste in stagione. Ah, il titolo, vi starete chiedendo! Su quello non posso dire niente, ne scoprirete il senso (bello) solo andando a teatro. Si replica fino al 3 febbraio. Consigliatissimo.
Paolo Leone
