“Piccoli crimini coniugali” in scena a Trieste. Esemplare il ritmo serrato e naturale di Michele Placido e Anna Bonaiuto 

Data:

Trieste, Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Dal 13 al 17 marzo 2019

 In un complesso gioco d’incastri si svolge la vicenda messa in scena al Politeama Rossetti di Trieste.

“Piccoli crimini coniugali” con Anna Bonaiuto e Michele Placido, che ne firma anche l’adattamento e la regia, mostra una violenza sottile che, presente in modo impercettibile fin dalle prime battute, si svela poco a poco fino a esplodere e giungere finalmente a una ricomposizione più adulta, di livello più realistico e umanamente superiore, che la scioglie.

Ironia, tristezza, rammarico, passione, sarcasmo, dolore, amore, seduzione: ogni tonalità dei sentimenti è qui declinata con precisione attenta e rara eleganza.

Due maestri della recitazione, Michele Placido e Anna Bonaiuto, si confrontano qui con un testo apparentemente minimale, carico in realtà di una potenza microcosmica di rara intensità.

Schmitt suggerisce, non afferma, costringe a tornare costantemente indietro e ripercorrere con la memoria quanto ascoltato prima, riprendere idealmente le battute per ricostruire un rompicapo andato distrutto da un evento la cui vera natura si chiarisce dopo essere rimbalzata di sponda in sponda, come una palla di biliardo lanciata sul tavolo da un espertissimo giocatore.

L’amnesia di Marco, scrittore di successo in cui autoironia ed egocentrismo si mescolano, instancabile produttore di teorie, originate in apparenza da un’insopprimibile insofferenza al comune sentire, ma che nasconde piuttosto una forte insicurezza di fondo,  innesca un sarcastico e impietoso scontro tra lui e Lisa, la moglie.

È una resa dei conti in grande stile, arguta, sagace, intima e risolutoria.

La speranza illusoria di chi non riesce a comprendere quanto sia impossibile realmente uno statico, immodificabile e imperituro “vissero felici e contenti”, si pacifica e si rasserena a seguito dell’onesta accettazione della sconfitta, di fronte alla consapevolezza di quanto sia impensabile concepire l’esistenza di una regola standardizzata per raggiungere una serena vita di coppia.

Spesso ci si tenta di proteggere da questa verità attraverso strategie, le più varie e fantasiose, siano esse ad esempio l’abuso d’alcol o la redazione di un saggio, “Piccoli crimini coniugali” appunto, che nel tentativo di smascherare, attraverso il cinismo, le fragilità del matrimonio in generale, contribuiscono a distruggere le delicate alchimie che potrebbero rendere stabile il proprio e a innalzare inconsapevolmente barriere sempre più solide e alte, causa della sofferenza e dell’allontanamento dell’altro.

Chi ha iniziato? In verità importa poco.

In alcuni casi rinunciare a voler capire a ogni costo, accettare di arrendersi all’impossibilità di sapere tutto ciò che riguarda la persona che ha scelto di condividere con qualcuno la propria vita e, contemporaneamente, usare ciò che si scopre come occasione per comprendere meglio ciò che sta avvenendo, mettendo se stessi in discussione, può essere molto più utile, sano e benefico.

Per riuscirci, è necessario mettere da parte il proprio orgoglio, guardarsi onestamente allo specchio, imparare ad ascoltare le profondità più intime della sofferenza altrui senza cadere nella trappola del giudizio.

Ognuno di noi è un universo unico, irripetibile, inconoscibile.

Riuscire ad accompagnarsi nel rispetto reciproco può avvicinarci alla possibilità di vivere un amore imperfetto, certo, ma probabilmente l’unico raggiungibile da noi, esseri umani.

Paola Pini

Trieste, Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Dal 13 al 17 marzo 2019
PICCOLI CRIMINI CONIUGALI
di Eric Emmanuel Schmitt
adattamento e regia di Michele Placido
con Michele Placido e Anna Bonaiuto
scene di Gianluca Amodio
costumi di Alessandro Lai
musiche di Mauro Di Maggio & Luna Vincenti
luci di Pasquale Mari
produzione Goldenart Production

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