La Nova Tergeste Contemporary Ensemble per il concerto di debutto a Trieste

Data:

Trieste, Hangar Teatri, 6 aprile 2019

C’è un’anima nei luoghi e, alle volte, la sua presenza erompe vitale e generosa, quasi una necessità di farsi percepire non essendo possibile il suo palesarsi visivamente, l’urgenza di emergere per dar senso alle atmosfere che essa provoca.

La poesia è uno dei modi che essa possiede, assieme alla musica, per apparire, uno degli strumenti a sua disposizione per dare la possibilità, a chi la cerchi, di riconoscerla, di ammirarne la bellezza e trovare così momentanea consolazione.

Hangar Teatri sembra possedere tutto questo: una carrozzeria dismessa è divenuta luogo d’incontro di associazioni grazie alla testardaggine visionaria di un gruppo di giovani, triestini e non, magicamente mescolati e disposti ad assumersi il rischio di investire per fare cultura attraverso il teatro, la danza, la musica.

Il Nova Tergeste Contemporary Ensemble non avrebbe potuto scegliere un luogo migliore per il proprio debutto triestino, forte del sostegno di istituzioni locali, quali l’Associazione Triestina Amici della Lirica Giulio Viozzi e l’International Music School Trieste.

Testi letterari e poetici, recitati con appassionante coinvolgimento e notevole proprietà da Antilena Nikòlizas in più lingue (il programma conteneva, oltre a testi in italiano e in dialetto triestino, le traduzioni dal tedesco, dall’inglese e dallo sloveno), spesso con sottofondo musicale, si sono alternati alle originali composizioni di Mattia Piani e Davide Coppola (numerose le prime esecuzioni assolute) in cui la live electronics, curata da Mattia Piani stesso, ha costituito il suggestivo e importante elemento in più che si è aggiunto al gruppo strumentale diretto da Biagio Micciulla.

Il clima accogliente e familiare, informale ma dotato di personalità, ha favorito l’ascolto attento di un programma suggestivo e complesso, così intenso da indurre spesso il pubblico a non applaudire tra un brano e l’altro, quasi timoroso di spezzare l’incanto generato dagli interpreti che entravano ed uscivano di soppiatto, restando al buio fino all’inizio delle esecuzioni, invisibili finché erano i passi scelti per essere letti a essere in primo piano, resi ancora più incisivi dall’opportuna scelta della lingua originale, così importante per rendere generalmente al meglio le suggestioni cercate dagli autori, ma ancor di più se si tratta di Rainer Maria Rilke, o James Joyce, o Srečko Kosovel.

Ai suoni musicali se ne sono aggiunti altri: la voce del mare, con lo sciabordio delle onde, sembrava circondare la sala; tuoni e rimbombi facevano eco alle percussioni; ci si è trovati immersi in effetti sonori in cui suoni e rumori si intersecavano generando sensazioni molto particolari e interessanti, favorite dalla concentrazione intensa di molteplici sollecitazioni acustiche: linguaggi verbali e musicali, effetti sonori e ritmici, rumori ambientali ben orchestrati grazie a una sapiente gestione del climax.

Al centro del concerto è stata posta “Promessa”, episodio lirico per tenore (non visibile) ed ensemble, sospesa tra canto e recitazione: è opera di Davide Coppola, scritta partendo dai versi senza tempo del “Lamento di Didone” dal Dido and Aeneas di Henry Purcell, che si chiudono con l’accorata supplica, resa qui con un delicato finale rarefatto: “Ricordami, ricordami, ma dimentica il mio destino”.

Il conclusivo melologo “La morte e gli orologi” per voce recitante ed ensemble, tratto da un racconto di Edgar Allan Poe, ha dato voce alle emozioni lasciando l’impressione di essersi trovati all’interno di un ambiente capace di rendere i sensi più acuti del solito.

Lunghi, convinti e meritati gli applausi finali all’ensemble e ai compositori presenti in sala.

Paola Pini

Trieste, Hangar Teatri
6 aprile 2019
Nova Tergeste Contemporary Ensemble
Milica Tomič – flauto
Andrea Corazza – clarinetto
Snežana Ačimovič – violino
Maria Dolores Zornoza Olaya – violoncello
Ivan Boaro – percussioni
Sebastiano Gubian – pianoforte
Mathia Neglia – tenore solista
Mattia Piani – electronics
Biagio Micciulla – direttore
Musiche di Mattia Piani e Davide Coppola
Letture sceniche a cura di Antilena Nikolizas
Programma:
Alla Musica di Rainer Maria Rilke – in tedesco
Mattia Piani: V-Meccaniche, per ensemble ed elettronica
A Nora Barnacle Joyce, 27 ottobre 1909, 44 Fontenoy Street, Dublino di James Joyce – in inglese
Davide Coppola: Promessa, per tenore ed ensemble, dedicata ai migranti
Verso Casa di Umberto Saba in italiano
Snežana Ačimovič, Ivan Boaro, Sebastiano Gubian: Improvvisazione libera per violino, pianoforte e percussioni
Manca poco a mezzanotte di Srečko Kosovel – in sloveno
Mattia Piani: Per cello percussioni e nastri – strumenti ed elettronica
El cuor di Virgilio Giotti in dialetto triestino
Davide Coppola: La morte e gli orologi, melologo per voce recitante ed ensemble (Tratto da Il cuore rivelatore di Edgar Allan Poe) – in italiano

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