A TU PER TU CON BIOMIO E IL SUO “CADO VERSO L’ALTO”

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Spesso quando parliamo dei mezzi tecnologici – social, youtube e internet in generale) ci capita di concepirli con un occhio distorto e in negativo, poiché da questi spesso ricaviamo notizie non proprio rassicuranti. E’ vero anche che internet ci permette anche di incontrare persone e così anche artisti. E proprio i mezzi di comunicazione di cui ogni giorno facciamo uso mi hanno permesso di incontrare un artista che sa parlare del nostro tempo. Sto parlando di BioMio, nome d’arte di Davide Bighin. Nasce a Torino nel 1973 “in un giorno di neve”, come dichiarato dallo stesso. A 6 anni comincia a suonare la batteria e a suonare con vari gruppi di vari generi, ma la vera passione sono il metal estremo, il cantautorato italiano anni 70-80 e il rock blues 68, contraddizione che lo influenza artisticamente in tutto quello che scrive. A 10 anni comincia a scrivere le prime poesie e a musicarle, arrivando ad oggi alla scrittura di centinaia di brani. il sogno era quello di riuscire a incidire professionalmente le sue idee e finalmente dopo tanti anni è uscito il suo primo lavoro “Cado verso l’alto”, un album che non segue un genere ma ha uno stile suo e riconoscibile. Un primo lavoro che Davide racconta in questa intervista?

Innanzitutto, benvenuto Davide e ti ringrazio per aver accettato la mia richiesta per questa intervista. Come ho accennato un giorno girando sui social network ho trovato un tuo brano che anticipava l’uscita di “Cado Verso l’Alto”. La  prima domanda che ti voglio porre è perché questo tuo lavoro prende il nome “Cado verso l’Alto”?

Ciao Giuseppe grazie a te.
“Cado verso l’alto” è dedicato a quelle persone che nonostante si sentano schiacciate e oppresse da una società sempre più materialista, lottano e spingono comunque verso l’alto, verso la meta o il sogno che si insegue sin da piccoli. (infatti ho pubblicato il mio primo lavoro a 45 anni… in totale controtendenza alle mode musicali di adesso). Un ossimoro quindi che indica un po’ la mia incompatibilità con la società attuale ma che mi spinge verso l’alto!

Non l’ho detto prima, ma il primo brano che ho ascoltato di te prende il titolo di “La session”, canzone interpretata insieme alla voce di Elena Indelicato. Una poesia dolcissima che racconta un incontro d’amore legato a ricordi dell’infanzia. E’ come se in questi versi tu ti riferissi a un viaggio, forse non passato, magari ti riferisci a un viaggio interiore. Mi sembra che si voglia sottolineare l’importanza d’incontrare una lei, come se questa rappresentasse l’amore universale. La domanda che ti pongo è questa: cosa pensa Davide Beghin dell’amore in rapporto al nostro tempo? Esiste ancora o come potremmo recuperalo?

“La session” è a libera interpretazione… un periodo di tempo in cui succedono cose… un inno all’apprezzare quello che “è” piuttosto a quello che “dovrebbe essere”. Penso che amare sia il segreto dell’universo, amare nonostante tutto… gustare tutto quello che arriva, traendone sempre il meglio, non a quello che magari viene più semplice oggi, vale a dire pensare prima al proprio culo (scusa il termine) fregandosene degli altri..

Sempre nel brano “La session” duetti con la bellissima voce di Elena Indelicato. Chi è Elena e come nasce questa vostra collaborazione?

Elena è una cantante che lavora nella TimeTrack studio (la casa discografica bergamasca in cui ho inciso il disco). Avevo immaginato questo brano in duetto con una voce che poi ho trovato in Elena. Questa è l’unica collaborazione al momento, ma non si sa mai…

Non so se hai mai letto o studiato filosofia! In ogni modo, il filosofo Theodor L. W. Adorno parlando di musica diceva che questa camminava insieme all’uomo. In parole più semplici, la musica racconta la contemporaneità dell’uomo. Di conseguenza possiamo dire la musica così come le canzoni sono accompagnatrici di autobiografia, oltre che sentimenti più profondi dell’uomo. Ascoltando il tuo album ho notato una certa sensibilità, ma sopratutto un artista che sembra voglia non solo comunicare sentimenti, ma che cerca anche di indirizzare, lanciare messaggi d’amore o frecce da cui possiamo prendere spunto per superare la crisi umana che viviamo nella nostra epoca. Se l’umanità ti dovesse chiedere, come fare per superare questa crisi, fatta di indifferenza, dolore, tanta violenza e male, cosa risponderesti?

Sono totalmente d’accordo con te e gli artisti sono determinanti in questo. Per me bisogna partire dal rispetto di se stessi e degli altri, cercando di essere d’aiuto anche nelle piccole cose e apprezzando solo le cose belle della gente intorno a te. Non so se mi sono spiegato, ci riesco forse meglio nei brani del disco “Vincere o morire” e “Un nuovo mondo”.

Sì,ti sei spiegato molto bene! Ci racconti un po’ gli altri brani non citati, come sono nati? E poi ci dici i nomi di chi ha preso parte alla realizzazione di questo tuo meraviglioso lavoro? 

“La più meravigliosa” è un viaggio poetico scritto a due mani con un caro amico (morto pochi mesi dopo a meno di 30 anni per un attacco di cuore), una strofa lui ed una io. “Figlio della poesia” l’ho scritta il giorno dopo la morte di questo mio caro amico (Matteo) e ci sono infatti alcune strofe che ricordano “La più meravigliosa”. “Infinito” è l’unica vera canzone d’amore scritta ad una donna. In verità scritta appena terminata una relazione di 10 anni, raccontata però come se si stesse ancora assieme e vicini al matrimonio. Un po’ come non voler credere a quello che era successo. “Realtà per chi” invece nasce per scacciare le barriere mentali che ti ostacolano nel prosperare e ti portano anche a dichiarare guerra. “Lo zozzone” è un brano apparentemente non impegnato e leggero, ma che nasconde verità sull’educazione.
Nel disco hanno suonato i seguenti musicisti: per le Chitarre, Alfredo Grassi, al Basso Nicolas Beltran, alle Tastiere e fiati Ruben Paganelli e alla Batteria, Filippo Acquaviva. Lo stesso è stato registrato e mixato da Andrea ghisa e la copertina è realizzata dall’artista Simone David.

Infine, ti faccio un’ultima domanda, chi vuole comprare il tuo Album dove lo trova? Quali progetti hai per il futuro, farai dei concetti, ci puoi dare delle eventuali date?

L’album non è ancora stampato su CD (lo sarà tra un po’), ma lo si può trovare sui maggiori store online come Spotify, iTunes, Amazon music, TIdal, Deezer, ecc… Poi ci sono 2 brani su youtube: “Nuovo Mondo” e “Libertà per chi”. Mi potete anche seguire alla pagina instagram: davidebighin. Per quanto concerne i concerti sto preparando un tour che in tutta probabilità inizierà a settembre/ottobre.

Giuseppe Sanfilippo

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