“La materia svelata”. La mistica spiritualità e la passione come arte della lavorazione tessile nella vita laboriosa ed ascetica del frate Brasiliano SIDIVAL FILA

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Si deve spesso all’attività dei privati la meritoria impresa intellettuale ed artistica con la trasformazione di spazi trascurati e dismessi che altrimenti andrebbero alla rovina in centri culturali polivalenti, con diverse attività ricreative ed espositive come l’ex ufficio d’igiene di via Merulana che, recuperata dal degrado in cui versava da parecchi anni, è diventato sede dei mecenati Elena e Claudio Cerasi che dal 1985 svolgono un’intensa ricerca di collezionisti, che va dal ”realismo magico” alla “scuola di via Cavour” per iniziare dai primi del secolo scorso con il futurismo e l’espressionismo. Vi eravamo già stati qualche tempo fa ed ora l’abbiamo riapprezzato sia per la moderna facciata esterna su colonne all’ingresso che per la disposizione interna,linda ed efficiente su tre piani più attico e terrazza,tornando ad osservarvi la mostra del padre francescano brasiliano nato nello stato del Paranà nel 1962 e che fin da piccolo si dilettò delle arti plastiche,prediligendo la pittura. A ventitré anni per meglio definire la sua personalità si trasferisce in ITALIA e qui avverte una profonda chiamata spirituale che lo porta ad abbandonare le materie tecniche per dedicarsi tutto al Signore e diventare frate minore di San Francesco D’Assisi ordinato nel 1999, per svolgere il ministero religioso presso L’Università cattolica del sacro cuore di Roma ed il carcere femminile di Rebibbia, stando nei conventi di Vitorchiano e Frascati. Tuttavia dopo 18 anni l’inclinazione e vena artistica innata tornano parimenti a battere nel suo cuore, come sublime dono autentico e generoso del Signore e non può respingerlo. Egli dal 2006 si misura per un criterio non di proprietà, ma d’uso, restauro, riutilizzo e rimontaggio con materiali di risulta, di scarto, fino ai tessuti elementari e liberi come lino e canapa e cotone per dare valore e vibrazione alla materia. Nel 2007 incomincia le sue esposizioni personali e collettive con la prima singola nel convento S.Bonaventura del tuscolo e da lì il suo cammino è una produzione inarrestabile come pastore d’anime ed artigiano creativo di  fama, tanto che noi lo conosciamo al museo BILOTTI DELL’ARANGERA di VILLA  BORGHESE. Adesso oltre che a ROMA, è alla biennale di Venezia con il polittico ”Golgota” ed alla galleria ”J.POGGI” di Parigi con un’anteprima del progetto d’installazione che verrà alla luce a dicembre. A Palazzo Merulana evidenzia il suo ”tramare” con i tessuti base, tela, carta,fibra,pergamena,per restituir loro energia che supera ogni barriera di spazio e tempo grazie al colore, colto nella vibrazione cromatica e le velature date dai fili che si postano sul colore.Con questo sforzo da maestro d’officina, SIDIVAL realizza una preghiera pratica, un’estasiata contemplazione di quel creato di cui il passato settembre è stata celebrata la giornata, riproponendo la lotta dell’ecosistema contro la plastica.Al terzo piano dedicato all’artista di turno vi sono quadri rettangolari o verticali più piccoli con lavori in lino ed incisioni di paesaggi e figure su canapa del XVIII secolo restaurati, oppure frammenti d’incunaboli latini e volgari applicati per dritto od alla rovescia in cui dal vangelo si passa a brani laici medievali. Con tale implicito pulsare sentimentale delle sue realizzazioni, il genio del cappuccino va aldilà dell’apparenza per esprimere con nuove dimensioni metafisici concetti della sua indagine estetica manuale, che s’unisce simbolicamente alla sua missione religiosa che ora l’impegna come padre guardiano di S.BONAVENTURA al Palatino.Lo si potrà ammirare fino al 5 ottobre, tranne il martedì giorno di chiusura.

Giancarlo Lungarini

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