Una raccolta a quattro mani, e già questa è sicuramente una particolarità del volume “Trilogia dell’estasi”, pubblicato quest’anno da Transeuropa e uscito a settembre. I due Autori sono Giovanni Tocci e Massimo Triolo, il primo purtroppo deceduto ed è per questa ragione che la presente silloge si presenta in quanto omaggio in suo onore.
Si tratta di settantadue pagine di liriche, suddivise in tre parti: “La politica dell’estasi è una realtà”, “Mai fatto del male” e “Bellezza di un amore”.
“Estasi” sta per quella condizione che permette di immergersi in una dimensione ispirata e quasi extra-umana, arcana e spirituale, come identificano per esempio alcuni dei versi introduttivi: “Venga, venga il tempo dell’allucinazione semplice!/ Così, ecco la prateria con degli angeli per maestri,/ e i misteri che ha il disordine del mio spirito.”
Nella “Trilogia dell’estasi” due voci convergono, fondendosi perfettamente ed entrando in piena simbiosi, amalgamando asciuttezza e ricchezza stilistica. Si tratta di liriche filosofiche e ieratiche, tendenti all’alto, dimenticando quella realtà che non sempre soddisfa.
Beltà il tuo cuore di magici frutti –
piacevole intrico dell’arte,
al raggio degli occhi sogno.
Le sue corde sono stellata speranza,
e la luna innamorata –
una voce dal futuro che noi adoriamo –
io vivo trasognato;
rugiade cadono là dove tu stessa eri per me
una fonte in ogni atto d’amore,
le nostre anime in ogni atto d’amore si congiungeranno.
E’ stata citata una delle liriche presenti all’interno della raccolta: una miscellanea di versi brevi e distesi, di immagini fresche e pungenti, che danno vita a quel senso di mistica cristallizzazione, di visionaria e sognante atmosfera.
Stefano Duranti Poccetti
