Simona Isceri. Irriverente e provocante. Affascinante e maliziosa.

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Una laurea in Scienze Politiche (alla faccia di chi pensa sia tutta apparenza ), una passione sfrenata per tutto ciò che è beachwear e underwear, un’innata propensione a mettersi in gioco senza aver timore del giudizio della gente. Se tre indizi fanno una prova, ecco spiegato perché Simona Isceri piace – e pure tanto – al popolo dei social network. Irriverente e provocante. Affascinante e maliziosa. Semplice e dannatamente sensuale. Il suo account Instagram (@sonoiolula)viaggia spedito verso quota 70.000 followers mietendo un record di engagement dietro l’altro. D’altronde, Simona lì ci si trova a meraviglia. “Il mio profilo Instagram è nato per gioco ma continua ad essere un gioco di vanità che vivo con molta ironia, sdrammatizzando una certa immagine della donna provocatrice” racconta lei, originaria del Salento ma ormai stabilmente trasferitasi fra Modena e Bologna. Una donna bella, col sogno di riuscire a produrre una linea di beachwear e underwear logata  @Sonoiolula.

Insomma, questo è il tuo chiodo fisso…

Sono una stilista di beachwear e underwear… ecco spiegata la mia passione per i costumi da bagno e tutto il mondo della spiaggia.

Guai, però, a fermarsi al solo lato esteriore.

Sono laureata in Scienze Politiche al prestigioso ateneo di Bologna; amo la creatività in tutte le sue forme e non mi piacciono banalità e stereotipi.

La tua immagine continua a stupire.

La passione per la fotografia mi ha spinta a creare il mio account Instagram @sonoiolula; il mio account mi ha dato la possibilità di esprimere la mia femminilità attraverso la mia immagine che assomiglia più ad un fumetto alla Milo Manara che non a una donna che esiste realmente.

Da dove nasce il nome del tuo profilo?

Lula è la protagonista del film cuore selvaggio di David Linch: è da lì che ho tratto ispirazione…

Una scelta che ti ha portata ad essere sempre più conosciuta.

Fin da teenager ho amato la fotografia appassionandomi al bianco e nero erotico di Helmut Newton per poi avvicinarmi alla fotografia del mio preferito, Guy Bourdin;  la mia passione per la moda mi ha spinta a non proseguire il mio percorso professionale legandolo ai miei studi universitari in Scienze Politiche;

Ma c’è anche un’altra scelta decisiva per il tuo successo.

La mia formazione è iniziata a 18 anni quando ho deciso di abbandonare la mia confort-Zone a Lecce per andare a studiare a Bologna; da quel momento mi sono messa in gioco tutti i giorni perché sono una donna indipendente e coraggiosa che fa continuamente Salti nel buio. Scelte che mi hanno permesso di fare strada e di avviare importanti collaborazioni in veste di stylist con le aziende Cheekypay e Twinset.

Meglio la moda e i social… del piccolo schermo!

Proprio così: il mondo dello spettacolo televisivo non mi hai mai affascinato granché perché io rimango molto più interessata alla fashion industry e a lavorare nei backstage degli uffici style.

Cosa piace di te?

Penso che il mio corpo sia bello per via dell’armonia fra le forme; non solo: sono esibizionista e vanitosa, e il mio modo di essere è come si vede nelle mie stories all’insegna di tacchi e gonna; la spiaggia e il mare sono la mia seconda pelle e la vivo scalza con i miei microbikini.

E infatti fra 10 anni…

Mi vedo esattamente così: su una spiaggia con indosso un microbikini di @sonoiolula a sorseggiare un mojito mentre ascolto il suono del mare dall’alba al tramonto. Il mio sogno è quello di riuscire a produrre una linea di beachwear e underwear logata , se c’è qualcuno interessato… accetto consigli!

Perché buttarsi nel mondo dei social come hai fatto tu?

La curiosità mi spinge a non fermami e a continuare a buttarmi; alle donne che non lo fanno dico che si perdono la possibilità di vivere emozionandosi, ma non tutte ci riescono perché ci vuole una buona dose di coraggio.

Luca Fina

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