“CHE DISASTRO DI COMMEDIA” INAUGURA LA STAGIONE 2019/2020 DEL TEATRO AUGUSTEO DI NAPOLI

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In scena al Teatro Augusteo di Napoli da venerdì 25 ottobre a domenica 3 novembre 2019

Lo spettacolo “Che Disastro Di Commedia”  in scena al Teatro Augusteo di Napoli da venerdì 25 ottobre a domenica 3 novembre 2019, ha inaugurato nel migliore dei modi la stagione teatrale 2019/2020 dell’Augusteo.

La commedia di Henry Lewis, Jonathan Sayer ed Henry Shields, con la traduzione di Enrico Luttmann, è la versione italiana di “The Play That Goes Wrong”( I giochi che vanno male) successo planetario dello spettacolo in scena in tutto il mondo, che torna in teatro per la sua III tournée nazionale.

I protagonisti dello spettacolo sono Stefania Autuori, Luca Basile, Viviana Colais, Valerio Di Benedetto, Alessandro Marverti, Yaser Mohamed, Igor Petrotto e Marco Zordan, con la regia di Mark Bell. Una commedia corale dai toni decisamente incalzanti

“Che Disastro Di Commedia“ racconta la storia di una compagnia teatrale amatoriale che, dopo aver ereditato improvvisamente un’ingente somma di denaro, tenta di produrre un ambizioso spettacolo che ruota intorno a un misterioso omicidio perpetrato negli anni ’20, nel West End, ma come suggerisce il titolo, il tutto sarà un vero e proprio disastro, per l’appunto, per via dei numerosissimi espedienti che si verranno a creare.

Di fatto lo humor è inglese al 100% ma fa ridere da tanti anni tutta Italia e non solo gli inglesi, perché la comicità che essa sprigiona è davvero forte: qui troviamo attori che se non sapessimo che il tutto è una recita vengono malmenati sul palco, ci sono mutevoli silenzi e anche i soliti intrighi morosi e anche colpi di scena che tanto piacciono ai gialli di matrice inglese.

Il pubblico dell’Augusteo ha reagito davvero in maniera entusiasta, accompagnando lo spettacolo a un susseguirsi, mai forzato, di applausi e grosse risate per le situazioni ai limiti dell’assurdo che hanno visto in 110 minuti di spettacolo ( escluso intervallo),tanto da pensare a cosa sarebbe successo se essa fosse durata anche un po’ di più

Tra paradossi e colpi di scena gli attori non ricordano le battute, le porte non si aprono, le scene crollano, gli oggetti scompaiono e ricompaiono altrove. La produzione si rivela una catastrofe e gli attori cominciano ad accusare la pressione, andando nel panico. Tutto è studiato nei minimi particolari con smaliziato umorismo.

Da applauso le performances degli otto protagonisti, un cast di istrionici professionisti dalla grandissima abilità nel padroneggiare i tempi comici di recitazione, nel passare continuamente, con grande camaleontismo, da un registro recitativo all’altro, riuscendo così a trasformare la commedia in un vero e proprio gioiellino che porta con sé il profumo dell’intramontabile “evergreen”.

Marco Assante

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