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Home/ Da Sapere... / A Trieste vanno in scena Le nozze di Leonardo, l’immaginifica nuova opera di Antonio Di Pofi

Nov

02

A Trieste vanno in scena Le nozze di Leonardo, l’immaginifica nuova opera di Antonio Di Pofi

  • 2 Novembre 2019
  • Da Sapere..., Musica, Opera e Musical
  • Musica, Opera, Paola Pini, Trieste

Trieste, Teatro Lirico Giuseppe Verdi, dal 23 ottobre al 5 novembre 2019

“Le nozze di Leonardo” è la nuova opera in un atto commissionata e allestita dalla Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, andata in scena in prima assoluta il 23 ottobre scorso, omaggio dell’Ente Lirico al genio nato a Vinci a cinquecento anni dalla scomparsa. È inserita nel vario cartellone “Da 0 a 100…& più”, collaterale alle tradizionali stagioni di musica Sinfonica, Lirica e Balletto.

La vicenda si svolge nel corso dei festeggiamenti svoltisi a Milano per le nozze celebrate nel gennaio 1491 tra Ludovico Sforza, il Moro, e Beatrice d’Este.

Ingombrante assenza è quella di Cecilia Gallerani (Tonia Langella), amante del Moro che, chiusa nelle sue stanze dialoga con il poeta Bernardo Bellincioni (Nicolò Ceriani), eletto a personale ed esclusivo “mezzo d’informazione” rispetto a quanto sta accadendo all’esterno e suo strumento per riuscire a sentirsi in qualche modo partecipe alla festa.

La giovane donna, in attesa di un figlio che Ludovico ha promesso di riconoscere, riceverà la visita di Isabella d’Aragona (Claudia Urru), la sfortunata moglie di Gian Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano, anch’essa incinta ma ben consapevole che il vero erede delle fortune degli Sforza sarà chi nascerà dalla novella sposa, ma anche della rivale Beatrice (Miriam Carsana).

Un intermezzo brillante vede protagonisti la servetta Macinella (Ilaria Zanetti) e Bernardo, intenzionato a carpire da lei qualche segreto nascosto nella bottega di Leonardo.

Opportuni e misurati risultano essere i costumi di Andrea Binetti, equilibrata e precisa la regia di Morena Barcone, pregevole e attenta la direzione del Maestro concertatore Andrea Certa.

Si tratta di un’opera di notevole equilibrio tra il libretto scritto a quattro mani da Giuseppe Manfridi e Guido Chiarotti, in endecasillabi e settenari, e la musica di Antonio Di Pofi.



I personaggi si inseriscono infatti nella trama attraverso un ritratto a tutto tondo, avvolti da una partitura che dona tridimensionalità ai versi e che con essi gioca su ritmi e significati, su azioni e pensieri espliciti o intuibili, offrendo a ognuno di loro il giusto spazio scenico e psicologico, alternando momenti alti e dotti ad altri più prosaici, senza perder mai in tensione emozionale e narrativa.

Di particolar pregio sono gli assoli strumentali che in alcuni momenti appaiono luminosi per separare, di tanto in tanto, una scena dall’altra ed equilibrati i rari duetti, inseriti in dialoghi che a tratti  sembrano esprimere, più che lo scambio di riflessioni tra i presenti, un lungo e inconsolabile flusso di coscienza.

Ciascuno dei comprimari, a seguito di un distinto e particolare processo umano chiaramente definito, si trova infatti a confrontarsi e a scontrarsi con l’unico vero protagonista, Leonardo da Vinci, sempre evocato dalle parole e dai gesti, pesantissima presenza mai apparsa, che come un irresistibile magnete li attrae inesorabilmente.

Sono tutti intrappolati, loro malgrado, dal fascino del suo genio, ingranaggi viventi di una delle sue tante macchine: Cecilia è “La dama con l’ermellino” da lui ritratta, esperienza dalla quale non riesce a liberarsi, il cui ricordo è punto focale dell’opera di Antonio Di Pofi; Bernardo è il poeta che con lui ha collaborato e che, nel confronto, non può che uscire sconfitto; Isabella ricorda con nostalgia la Festa del Paradiso per lei allestita in occasione delle nozze; Beatrice è la protagonista della Giostra tra i cavalieri in pieno svolgimento; Macinella subisce l’attrazione del guardaroba presente nel laboratorio dello scienziato e artista, assieme ai suoi schizzi, calchi e modellini.

Davvero suggestiva e magica la scenografia virtuale di Federico Cautero per 4DODO, grazie alla quale il pubblico si trova trasportato nel mondo incredibile del pensiero di Leonardo: macchine, dipinti, sculture e visioni si susseguono con appropriatezza rispetto allo svolgimento della trama in giochi di simmetrie spazializzate su più piani nelle quali i personaggi si trovano inseriti e sospesi, catturati e, nonostante tutto, felici di esservi imprigionati.

Paola Pini

Trieste, Teatro Lirico Giuseppe Verdi
dal 23 ottobre al 5 novembre 2019
Le nozze di Leonardo
Opera in un atto su libretto di Giuseppe Manfridi e Guido Chiarotti
Musica di Antonio Di Pofi
Maestro concertatore e Direttore: Andrea Certa
Regia di Morena Barcone
Scene e scenografia virtuale: Federico Cautero per 4DODO
Costumi di Andrea Binetti
Personaggi e Interpreti
Cecilia Gallerani: Tonia Langella
Bernardo Bellincioni: Nicolò Ceriani
Beatrice D’este: Miriam Carsana
Isabella D’Aragona: Claudia Urru
Macinella: Ilaria Zanetti
Orchestra e Tecnici della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste
Nuova commissione della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste
Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste
Spettacolo con sopratitoli
“Le nozze di Leonardo” sono inserite nel cartellone della stagione Da Zero a 100… & più
Trieste, Teatro Lirico Giuseppe Verdi, dal 23 ottobre al 5 novembre 2019 “Le nozze di Leonardo” è la nuova opera in un atto commissionata e allestita dalla Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, andata in scena in prima assoluta il 23 ottobre scorso, omaggio dell’Ente Lirico al genio nato a Vinci a cinquecento anni dalla scomparsa. È inserita nel vario cartellone “Da 0 a 100…& più”, collaterale alle tradizionali stagioni di musica Sinfonica, Lirica e Balletto. La vicenda si svolge nel corso dei festeggiamenti svoltisi a Milano per le nozze celebrate nel gennaio 1491 tra Ludovico Sforza, il Moro,…
A Trieste vanno in scena Le nozze di Leonardo, l’immaginifica nuova opera di Antonio Di Pofi
A Trieste vanno in scena Le nozze di Leonardo, l’immaginifica nuova opera di Antonio Di Pofi
2019-11-02
Redazione Corriere
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    • Pino Caruso , Il teatro è una forma di felicità interrotta dall’esistenza.

    • Orson Welles , Il teatro resiste come un divino anacronismo.

    • Giorgio Albertazzi , Teatro è guardare vedendo.

    • Louis Jouvet , Niente di più futile, di più falso, di più vano, niente di più necessario del teatro.

    • Arthur Miller , Il teatro è così infinitamente affascinante perché è così casuale. E’ come la vita.

    • Joël Jouanneau , Scrivere, è annerire una pagina bianca; fare teatro, è illuminare una scatola nera.

    • Federico Garcia Lorca , Il teatro è poesia che esce da un libro per farsi umana.

    • Terrence Mann , Il cinema vi renderà famosi; la televisione vi renderà ricchi; ma il teatro vi farà bene.

    • Eduardo De Filippo , Il teatro non è altro che il disperato sforzo dell’uomo di dare un senso alla vita.

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