Gianluca Testa è un “Nomade digitale”

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Gianluca Testa è un instancabile viaggiatore, che non a caso ha chiamato il suo ultimo album Nomade Digitale, raccontandoci, attraverso parole e musica, che cosa significa oggi essere nomadi. Ascoltiamo Gianluca in questa intervista, dove ci parla del disco e anche di altro…

Ciao Gianluca, ben ritrovato! È uscito proprio ultimamente il tuo nuovo album Nomade digitale… ma cosa significa essere nomadi al tempo dell’era virtuale?

In questa epoca in cui i prezzi dei voli aerei sono crollati, si può telefonare dall’altra parte del mondo gratis, lavorare da remoto e fare videoconferenze connettendosi ad un wifi, il nomadismo non è più una scelta estrema di fuga e solitudine, o il privilegio di un miliardario, ma una forma di ubiquità interconnessa a basso costo. Questa condizione ha i suoi vantaggi in termini di libertà, ma anche dei rischi, come lo sradicamento delle radici, la lontananza fisica degli affetti, la perdita del senso di appartenenza a una comunità. Certamente tutto ciò deve essere riconsiderato in questo periodo in cui siamo tutti segregati in quarantena, alla fine della quale comunque nulla sarà più come prima.

So che questo disco nasce da un tuo lungo viaggio, dove sei stato? Quando hai trovato l’ispirazione?

Dal 2012 al 2017 ho trascorso ogni anno svariati mesi in Asia, dove lavoravo a progetti in loco e contemporaneamente portavo avanti le mie attività italiane da remoto. La scrittura del disco è stata ultimata nel 2017, attraverso la rielaborazione di materiale vecchio anche di 15 anni e nuovi pezzi scritti durante il soggiorno asiatico: trenta canzoni da cui sono poi state scelte le dodici tracce dell’album.

Parlami da vicino dell’album… stile? Contenuti?

Il disco è tutto suonato: atmosfere beat, rock psichedelico e brit pop, ma anche influenze di colonne sonore. I testi parlano di viaggi fisici e metafisici. La realizzazione dell’album è stata molto impegnativa, durata per tutto l’autunno e l’inverno negli studi di registrazione Il piano B progetti sonori , dove con il mio produttore Roberto Cola abbiamo sperimentato senza sosta. Nel disco hanno suonato nove musicisti e la lavorazione si è conclusa a Gennaio, presso i Reference Mastering Studios di Fabrizio De Carolis.

LINK AMAZON dell’album :
https://www.amazon.it/Nomade-digitale-Gianluca-Testa/dp/B084MLDPPZ

Ti sei riscoperto diverso con questo disco o prosegui un percorso già intrapreso?

Il disco è il frutto di un percorso che non si è mai interrotto, ma negli anni si è espresso attraverso diversi mezzi e forme artistiche. Le storie di Nomade digitale potevano essere raccontate sia con le le canzoni, che attraverso immagini cinematografiche, infatti il disco ha preso forma insieme ad una sceneggiatura.

In cantiere adesso cosa c’è? Ti concentri nella diffusione del disco o già hai altri progetti in ballo?

A Febbraio è uscito il primo videoclip: un road iMovie girato tra Cambogia, Malaysia, Laos e Filippine:

Adesso sono impegnato nella promozione dell’album, che sta ricevendo un ottimo riscontro dalla critica. Purtroppo il Nomade Digitale Tour è stato annullato a Marzo con il decreto, ma il 16 è uscito in radio (Italia e Svizzera) il singolo Antifragile, subito in classifica su Indie Music Like. Da tre settimane continua a scalare posizioni. A fine Marzo l’album è entrato nel circuito Radiocoop, il palinsesto musicale dei punti vendita Coop. Inoltre ho ricevuto notizia dal mio distributore estero che due brani sono stati inseriti in compilation internazionali: il singolo Nomade digitale uscirà a Maggio su “Various Artists – Like Sugar: New Chart Toppers for 2020 della Happy Sounds, E Melancolia, a Luglio, in Various Artists – Pop 2020 della DIMASI Music. Oltre al disco, quest’anno sono uscite anche le nuove edizioni di due miei libri ed i rispettivi booktrailers: Arte e scienza dell’attore, sulla recitazione ed il metodo espressività generativa ™ (https:// www.youtube.com/watch?v=jC5dnquD0gw) e L’improbabile mondo del mago di Odds, scritto con il fisico delle particelle Giulio D’Agostini: un testo teatrale sperimentale sulla probabilità, liberamente ispirato all’opera di Baum. (https://www.youtube.com/watch?v=jlWUDe4OyCA) Per tutte le news invito i lettori dell’articolo a seguire la pagina Instagram http://www.instagram.com/gianlucatesta.eg o Facebook https://www.facebook.com/ gianlucatestapage/

Infine, perché ascoltare Nomade digitale?

Perché vi farà volare con l’immaginazione, cosa molto importante soprattutto i questo periodo di #restiamoacasa.

Stefano Duranti Poccetti

Questo è il link SPOTIFY per cominciare il viaggio:
https://open.spotify.com/album/07Tz1DC2BYr6DQqXSHXNVb?
fbclid=IwAR2UJpntNzpX3hKJUiCb9XOdrdNEGRD8ZkcLPDtwcEGRGaHdj-2UQ_8oAE

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