Christopher Grassini intervista Massimiliano Melargo

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Venerdì 17 aprile 2020 tra le ore 15:00 e 16:00, orario italiana, tra le 17:00 e le 18:00 degli Emirati Arabi Uniti, durante la diretta Instagram dal canale @christophergrassiniofficial, Christopher Grassini (Presidente di Bartender Certified) e Massimiliano Melargo (National Manager Bartender Certified UAE), hanno parlato d’economia, mettendo a confronto in particolare la situazione di Londra con quella di Dubai.

Con questa intervista, Christopher Grassini, Presidente di Bartender Certified e fondatore del World Team di Academy Innovation Center, oggi dà avvio alla rubrica, i Webinar, a fianco di personaggi che influenzano il mondo dell’hospitality.

Nell’apertura della diretta Grassini ha salutato tutto il World Team, nonché gli studenti che partecipano all’incontro trimestrale della Business Opportunity Conference, e ha presentato in anteprima, per la prossima diretta prevista il 24 Aprile, Viviana Nebuloni, Presidente di Operitage, anche modella presso l’Accademia del Teatro Della Scala di Milano.

Allo streaming è stato ospite d’onore Massimiliano Melargo, National Manager di Bartender Certified UAE e Bartender presso il cocktail bar Marea a Dubai International Financial Centre.

Tra i due vi è un solidale rapporto d’amicizia, grazie alla quale è avvenuto il seguente incontro.

Come si sta comportando Dubai con il Covid e quali provvedimenti sta prendendo?

La situazione, come nel resto del Mondo, anche a Dubai non è delle migliori. La città è in completo lockdown, ci sono diverse restrizioni e per uscire bisogna chiedere un permesso online sul sito della polizia araba. Anche qui l’uso della mascherina è obbligatorio e solo una persona del nucleo famigliare può uscire a fare la spesa, una volta ogni tre giorni.

Com’era lo stile di vita a Dubai prima del Covid-19?

In generale la vita negli Emirati prima del lockdown non era male. Dubai è una città ricca di culture differenti, dunque ogni giorno hai la possibilità d’incontrare e confrontarti con gente proveniente da tutti i Continenti del mondo! Nonostante tale esperienza arricchisca molto dal punto di vista umano e culturale, dall’altro può essere oggetto di alcune difficoltà, specialmente per le persone che non hanno mai vissuto e lavorato all’estero in precedenza.

Un esempio banale, noi italiani gesticoliamo tanto quando parliamo ed è normale, ma magari per altre culture anche un semplice gesto può essere frainteso.

Altro esempio, quando si prende la metro ci sono vagoni differenti, alcuni solo per le donne.

Oppure quando si parla di alcool chiaramente sono molto più severi a Dubai, non puoi bere per strada o se hai bevuto un solo drink e ti metti alla guida rischi di essere arrestato.

Ma ogni Paese è diverso, quindi dopo qualche mese che vivi a Dubai ti dimentichi anche di come era la vita negli altri Paesi dove vivevi in precedenza. Tutta questione di abitudine.

Meglio Dubai o Londra sotto l’aspetto del bartending?

Per quanto riguarda il settore cocktail non voglio andare né contro Dubai né contro Londra, sta di fatto che in UK c’è una scelta molto molto più vasta di cocktail bar, speakeasy e così via. Dubai, essendo una città “nuova”, tra parentesi, rispetto a Londra, ancora non presenta tantissima scelta di cocktail bar, come appunto in Gran Bretagna. Nonostante ciò, ci sono diversi locali stupendi, anche negli Emirati e alcuni come hai visto e certificato sono stati aggiunti anche nella lista dei migliori 100 cocktail bar nel Mondo, neanche a farlo apposta. Dunque, anche se la scelta non è ampia come negli altri Paesi, la qualità dei cocktail è decisamente elevata anche qui negli Emirati Arabi.

E’ più facile trovare lavoro a Londra o negli Emirati?

A Londra si trova lavoro tutto l’anno, mentre a Dubai la situazione è leggermente diversa, in quanto d’estate, essendo bassa stagione, trovare lavoro può risultare più complicato, perché non c’è tanto turismo, quindi le compagnie tendono a non assumere. Ma da fine agosto in poi è facile trovare lavoro in delle venue fantastiche, ma chiaramente lo standard che la gente si aspetta da Dubai è decisamente elevato, dunque anche le compagnie non vanno ad assumere gente senza esperienza o che non parlano inglese.

La differenza principale tra Dubai e Londra è che a Londra ci puoi andare anche senza esperienza e con un livello di inglese basso (un po’ come ho fatto io), mentre a Dubai se vieni senza un minimo di esperienza potresti trovare tantissime difficoltà, sia per vivere sia per trovare lavoro.

Costa di più la vita a Dubai o Londra? Dubai è veramente così tanto costosa?

Dipende dal proprio stile di vita. Se ogni giorno si esce a cena fuori e si va in giro per cocktail bar, sicuramente la vita diventa costosa sia a Dubai, sia a Londra, come da voi a Milano.

Analizzando tutti i costi, gli affitti sono molto simili sia a Dubai che a Londra, ma paragonando la casa che si può prendere a Londra e Dubai con lo stesso budget, probabilmente la casa di Dubai sarà molto più bella. Per quanto riguarda i mezzi di trasporto sono più economici a Dubai, ma efficienti in entrambe le città. Supermercati, cene fuori, cinema e altri svaghi hanno più o meno prezzi simili. L’alcol chiaramente è molto più costoso a Dubai. Una birra che a Londra la vai a pagare 4 euro, a Dubai la pagheresti 8-10 euro.

Quali locali nel quale hai lavorato sono stati certificati da Federazione Baristi Italiani?

Il primo è stato All’Onda nell’Hotel Kempinski, nella Palma Jumeirah, un lounge-ristorante italiano con influenze asiatiche. Locale strepitoso con una vista mozzafiato sul mare e su tutti grattacieli di Dubai. Il secondo è stato Marea, un ristorante basato a New York con due stelle Michelin situato in Dubai Financial Center, dove si trovano il 70% dei top locali di Dubai. Conosco personalmente, per fare altri piccoli esempi, anche il Churchill Bar e Luna Sky Bar, dove lavorava Fabrizio Balbi, ora trasferitosi a Roma al Lumen Bar (St Regis Hotel) e sempre a Dubai International Financial Centre, all’interno dell’Atlantis Hotel i Cocktail Bar Xbar e Plato’s e all’interno del Burj Khalifa (La torre più grande al mondo), Armani Privè e Athmosphere Cocktail Bar.

Approfitto per salutare Vincenzo Bono, il nostro Brand Ambassador UAE, con il quale ho certificato Hendrick’s Bar al Four Season Hotel.

Cosa succederà al mondo alberghiero a Dubai dopo il Coronavirus?

Una volta che la situazione si risolverà presumo che anche per Dubai non sarà facilissimo tornare alla normalità. L’Expo programmata per questo 2020 è stata posticipata al 2021, quindi il flusso turistico non sarà tanto elevato, ma son sicuro che nel giro di qualche mese tutto ritornerà alla normalità. Con o senza virus, Dubai è una città estremamente pulita, ma molto probabilmente, quando tutto tornerà alla normalità, sicuramente il governo pubblicherà nuove regole per tenere il livello di pulizia ancora più elevato.

Cosa suggeriresti ai giovani che vogliono immergersi nel Mondo del bartending?

Il consiglio che darei a tutti i giovani che magari hanno appena finito gli studi e sono appassionati del settore bartending è quello di iscriversi in un corso avanzato in modo tale da avere tutte le basi necessarie, scegliere una destinazione e iniziare lavorare all’estero. All’inizio può essere difficile, ma una volta che si impara la lingua e si fanno nuove amicizie e con l’aiuto del World Team di Bartender Certified, tutto diventerà più piacevole e divertente. Il motivo per il quale sto dicendo di fare le valigie e andare all’estero piuttosto che stare in Italia è semplicemente per il fatto che finché si è giovani, si possono fare queste esperienze, poi una volta che vi siete fatti queste avventure potete sempre tornare in Italia e lavorare nelle vostre meravigliose città, anche se spesso non incentivate dal punto di vista turistico. Avrete un bagaglio di esperienze molto più grande rispetto a gente che magari non ha mai lavorato all’estero e un’apertura mentale che vi aumenterà la capacità di Problem Solving.

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