IL MYTHOS, Battute fulminanti e gli sketches più noti di Pablo&Pedro deliziano in un esilarante show il pubblico della discoteca

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Non è ancora il tempo per la ripresa della stagione teatrale,che dovrebbe avvenire a settembre anche se la limitazione della disponibilità dei posti a 200 sta mettendo in crisi le strutture,che ancora non sanno se converrà loro riaprire o meno,con il rischio che ci possa essere una nuova fase del virus.Per il momento i cinema non hanno per lo più ripreso nemmeno loro l’attività,preferendo la strategia del “drive in”,per la parentesi estiva,a parte alcuni che ne stanno approfittando per ristrutturare ed ampliare i locali che si sono lanciati nel tentativo arduo di riscossa,quali il “porta di Roma”,”il Farnese”,L’Adriano,e L’Atlantic da metà mese.Per il teatro all’aria aperta c’è da segnalare l’iniziativa del “tirso de molina”,gestito dall’intraprendente cav.Achille Mellini,ha ideato 4 domeniche sera:dal 12/07/020 al 2/08/020 con i sarcastici Pablo e Pedro,che hanno iniziato il loro comicissimo spettacolo con funamboliche e fulminanti battute di spirito stringatissime come quella sul cornicione di due probabili suicidi,alla lucida e splendida discoteca:Mythos,all’altezza di porta Pinciana,dominata dalla testa del toro di Creta per la leggenda della bella Pasifae e la bestia. I due valenti artisti hanno estratto dal loro repertorio i pezzi migliori,quali:Dio che scende in terra ed allude al rapporto autoritario con i suoi fedeli,ricevendo pure una multa da un dialettale vigile urbano calabrese con uno stravagante dialogo,che farà riferimento ad un dinamico figlio rimasto in cielo con S.Pietro che ha perso le chiavi del soggiorno in paradiso.Più icastico e scoppiettante,gustosamente stupefacente,il quadretto tra Cesare con la corona,impersonato da un pimpante Pedro,e la”travesti” Cleopatra,che cerca di sedurlo verbalmente e con l’ironica espressività di Pedro,mentre Bruto,reso dal giovane Camillo Tedesco,gli ricorda che le sue misure contro i Romani non vanno bene perché apparterranno al periodo Giulio-Claudio dopo Cristo.Infine non poteva mancare la parodia del cavaliere nero”Z” ovvero Zorro,che ordina imperterrito al suo scudiero di strigliare il cavallo,dargli da bere e da mangiare,un po’ come se fosse la versione picara moderna del “Don Chisciotte”di CERVANTES,ma intanto il servitore da furbo mestierante s’è vendicato,tradendolo nell’onore con la moglie e rendendolo padre naturale.IL”DIVERTISSEMENT” è stato di gradimento del folto pubblico sparso tra i tavoli a bordo della piscina ed il TIRSO ha dato appuntamento a tutti nel suo consueto spazio di PIAZZA QUADRATA per fine settembre.

Susanna Donatelli e Giancarlo Lungarini

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