La Lirica di Marina Cappelletti

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“La visione poetica di Marina Cappelletti ritmicamente evoca multiformi percezioni ed armoniose entità. I versi liberi, tratteggiano reazioni simboliche che si elevano verso spazi in cui la ricerca scava attraverso la parola per carpire l’attimo dell’essenza, fuggente, fragile ed effimera. La Micheletti è una tessitrice di attimi. La sua lirica sorprende per l’assonanza onirica legata a fatti vissuti in cui l’incertezza del presente prende forma e coinvolge il suo essere, nostro “sacrario di giorni”. Il verso scorre euritmico senza impedimenti di sorta e musicalmente traccia la strada del proprio mondo interiore fatto di emozioni, esperienze e ricordi”.

Giuliano Angeletti

Dalla Antologia “Contaminazioni “Marina Cappelletti

23 LUGLIO

L ‘azzurro che non è cielo
Il blu che non è mare

Divisi da una riga
a sottolineare un anno.
Mette in fila un sacrario di giorni
gettati da un destino
inverso alla vita.
Una vita che sa urlare solo lacrime
e in cambio esige
una religiosa obbedienza
alla disperazione
di un dolore devastante.

Non recede da quel giorno di luglio
nel dirmi:
“il mio viaggio sta per terminare”.
Un nodo in gola, nelle viscere….
se non potessi più
se non potessi
se non…
se chiudo gli occhi
tra le mani:
le intenzioni del cuore/
le ragioni della mente
la tua forza
ingarbugliata
alle mie fragilità
mai risolte

Ma rimango in piedi
una sentinella ad interpretare
altri paradigmi

Non è l’azzurro a fare il cielo
Non è il blu a fare il mare
Non è l’amore a fare una esistenza

E solo un miracolo
una semplice meraviglia
vedere nei miei occhi i tuoi
nel silenzio di respiri

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