Il pittore utopico

Data:

Avete sentito di quell’artista, un pittore, che stufo di dipingere su carta e tele, su legni e metalli, su pietra e sui gioielli, decise di cercare una superficie nuova, diversa.

Voleva una nuova materia su cui dipingere e decise anche che quella nuova superficie su cui cimentarsi dovesse essere più grande di quelle su cui aveva fino ad allora lavorato, che fosse enorme, smisurata.
Dopo lungo tempo di riflessione, dopo aver trovato, provato ed esaminato vari tipi di supporti, infine, giunse all’illuminazione.
Quell’ artista avrebbe dipinto il cielo, avrebbe dipinto sul cielo!

Cominciò a lavorare al progetto.

Si munì di una scala lunga lunga lunga per costruire la quale impiegò tanto tanto tanto tempo e legno.

Il tempo passava ma tempo richiedeva la realizzazione del progetto…

Il pittore utopico, poi, doveva pensare a che colore usare.
Pensò di procurarsi una potentissima pistola a spruzzo con cui colorare ancor più intensamente dei fuochi d’artificio con cui avrebbe dato la base di colore con cui riempire il disegno fatto di scie realizzate con aquiloni.
Il tutto doveva avvenire con un tasso di umidità elevato poiché ciò avrebbe reso, a parer suo, più vividi i colori impressi al cielo.
Come avrebbe fatto a fissare il disegno di scie colorato da fuochi d’artificio e pittura nel cielo?
Non poteva ma lo avrebbe immagazzinato per sempre nei suoi occhi e in quelli dei fortunati e casuali spettatori che, guardando non si sa perché all’insù, si sarebbero trovati ad ammirare quella scena.
Pensò che l’importante era riuscire, era dare realtà ad una visione.

Lo fece!

L’artista salì sulla chilometrica scala senza guardarsi indietro per paura delle vertigini e creò.
Il cielo dipinto di un disegno astratto dei suoi si colorò – anche se solo per pochi secondi – di fuochi d’artificio e colori a olio durando giusto il tempo della realizzazione di un sogno.

Fu felice!

Il pubblico che da tante parti diverse riuscì a notare quella anomala visione si emozionò incredulo e sognante, dandosi un pizzico sulla guancia per essere sicuri che tutto fosse vero.

Il pittore ridiscese dalla scala, tornò sulla terra quando, ormai, la sua opera eterea era un baluginante ricordo magnifico per sé e per altri.

Non si riuscì a sapere chi avesse fatto quella cosa assurda e grandiosa, eppure, tutti coloro che ebbero la fortuna di vedere, ringraziarono per sempre chi osò decorare il cielo.

Sognamo la bellezza, cerchiamola, custodiamola, eleviamoci verso di essa in ogni modo, ad occhi chiusi e ad occhi aperti ed essa troverà sempre il modo di non deluderci aiutandoci a sopportare e superare i più complicati dei frangenti e noi, abitanti del pianeta Terra 2020, sappiamo qualcosa sull’argomento…
😉💪🎨👨‍🎨

ROViRO’

Seguici

11,409FansMi Piace

Condividi post:

spot_imgspot_img

I più letti

Potrebbero piacerti
Correlati