Un autunno di attività e l’idea di un diario musicale: Federica Pento

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E’ un autunno pieno di attività e di cambiamenti. Nonostante il lockdown della regione Abruzzo, la cantante di Pescara Federica Pento ha “fatto in tempo” nei mesi scorsi ad incrementare una fitta rete di contatti e a cogliere opportunità di eventi e Festival come il PSFF (Picentia Short Film Festival) in Campania dove ha avuto modo di esibirsi e farsi notare da personaggi del settore che hanno dato il via a numerosi progetti in corso. Era il 12 settembre e noi del Corriere dello Spettacolo eravamo presenti al Festival menzionato dove Federica si è esibita dopo il monologo di Nunzia Schiano avente ad oggetto Elvira Notari, prima regista donna riconosciuta a livello mondiale.

Durante la chiacchierata iniziale per cominciare a conoscerci, Federica ci racconta che studia musica dall’età di 14 anni e che il suo strumento preferito è la sua voce; tuttavia vuole provare ad usarlo in maniera diversa da come ha fatto finora. Nello specifico, vuole sondare nuovi generi musicali e canori, mettendo un po’ da parte il linguaggio classico ed andando verso direzioni più attuali che possano arrivare più facilmente al pubblico con un approccio più pop. E così lo sottolinea “Per me non è solo una prova dal punto di vista musicale ma anche personale”.

La prima curiosità: Federica ci sveli qual è la prima persona che ha creduto in te?

Le prime persone che hanno creduto in me, sembrerà banale ma, sono i miei genitori. Mi hanno insegnato ad avere fiducia nella mia persona e a combattere per i miei sogni.
Devo tutto a loro e non finirò mai di ringraziarli per i sacrifici che hanno fatto e continuano a fare.

Alcuni tuoi brani che abbiamo ascoltato sono in lingua straniera. Da dove deriva la scelta? In generale privilegi l’Italiano?

Prediligo la musica italiana ma quando qualche brano, anche in lingua straniera, mi trasmette delle belle sensazioni non posso far altro che interpretarle.

Federica ci parli dell’idea che hai avuto di creare un diario musicale?

Sì, fino ad ora ho sempre interpretato brani di altri autori ma inizio a sentire il bisogno di dare al pubblico un altro aspetto del mio mondo e sto iniziando a scrivere le mie prossime canzoni. La mia idea è quella di creare un diario musicale, in cui esprimere le mie emozioni più profonde e sentite, attraverso le mie parole e la mia musica da donare al pubblico.

Hai già programmi per le festività imminenti? In genere come ami trascorrere il Natale? Cosa ti piace di più dell’atmosfera natalizia?

Per me il Natale rappresenta Gioia. Non è solo una festività religiosa, ma quell’occasione (a volte unica) per stare insieme con i propri affetti, anche quelli più lontani. Trascorrerò in famiglia questi giorni e non mancherà sicuramente la musica.

Roberta Nardi

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