Si pubblicano alcune liriche di Elma Schippa, arrivata terza al nostro Premio di Poesia Pierluigi Galli

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MEMORIE DI PERGAMENA

Sto respirando memorie di candida amarezza,
intrise di olio di Argan.
Memorie delicate.
Memorie incorporee.
Travolgenti come rami di passioni antiche
che seminano l’inarrestabile flusso
di un divenire appena sfiorato.
Scritto nelle pergamene dei sensi.
Nella fragile trama
che annoda e stordisce senza pietà,
implacabile come il vento.
Nell’inconsistente vaso
consumato da oscuri deliri. Corpo debole.
Per poi divampare nel fiume
delle selvagge atmosfere. Spirito nascente.
In un bagliore che avvolge e travolge
come un deserto in tempesta. Cuore impavido.
E il frastuono di un profumo,
dolce e primordiale,
mi svela la mia pura
estasiante presenza.

 

UN DÌ ME NE ANDAI

Un dì me ne andai
a cercar quel che il deserto mi donò.
Trafugai le baldorie e i ricchi silenzi
dalla solennità delle dune.
Segretamente accolsi nella mia intimità
le ore che passavano.
Mia, soltanto mia poteva essere.
L’abbracciai come la più cara estasi.
Collane di gelsomino,
turbanti color indaco
abbellivano l’oasi.
Figure leggiadre vi danzavano a mezz’aria
creando intrecci armoniosi.
Intense visioni apparivano ai miei occhi.
La sabbia mi vibrava sotto i piedi
accompagnandomi in questo fervido viaggio onirico.
L’estasi nella mia intimità.
L’infinito davanti a me.
Nient’altro portai indietro.

 

SUONI ANCESTRALI

Oggi sono insofferente,
non trovo quiete.
Vago senza posa
nel labirinto delle immagini
che brulicano di nuove Gioie,
stordite dall’assenza
della mia ispirante mitezza.
Oh Animo,
mostrami la lucentezza dei sentieri Africani,
arsi di Incanto e di suoni ancestrali.
Placa il mio delirio
tra le colline morbide
che accarezzano
l’ora del Risveglio.

FUOCHI E OMBRE

Ombre che esaltano la luce.
Figure penetranti abbelliscono il giardino.
Porte mai chiuse sul mare della vita.
L’anima tua mi appare,
bella e irradiante,
con movenze timide, goffe,
in mezzo alla gente.
Un fremito fa trasalire
ogni mio pensiero,
ogni mia immagine.
Il respiro mio è pervaso,
come il profumo estasiante della primavera,
come il dolce polline trasportato dalle api.
Un battito d’ali
che smuove la terra.
Una luce calda accende
una minuscola oscurità.
Ancora l’anima tua, coraggiosa, umile, combattiva, enigmatica,
incontra la mia e mille mondi si creano.
Si assaporano, come l’odore del mare che accarezza i sensi,
come le onde che sfiorano la sabbia.
Nuove melodie si odono.
Trasportate da un vento caldo,
fino alle terre estreme
che risplendono di rosso fuoco.
Laggiù, trovare ancora l’anima tua,
intrepida, luminosa.
Osservarla di nascosto per farne tesoro.
È Amore che si espande.
Volto lo sguardo all’orizzonte,
per tenere stretta quell’emozione.
Sento i tuoi occhi
accarezzare il mio viso.
Nonostante le mie goffe movenze,
mi sussurrano parole di passione.
Mi raccontano di grandi storie lontane,
di sogni sotto il cielo stellato d’Africa,
di meraviglie sotto il sole che illumina il Sentiero.
Ed io, incantata, ascolto e danzo.

 

TUTTO O NIENTE

Sarò la voce del vento.
Sarò un’aquila silenziosa che lo attraversa.
Sarò un giocoso Maestro di Fuochi,
che brucia le ombre.
Sarò una piccola e raffinata Margherita,
che risplende sotto la luce indelebile della luna.
Sarò l’intrepida acqua che sgorga dalla sorgente
e fragorosa scende a valle a dissetare il borgo.
O un sasso che rotola felice giù per la radura.
Una quercia che dà sollievo ai cavalli
spossati dal sole.
Un dispettoso capriolo
che saltella impavido nei boschi
disegnando nuvole di polvere.
Perché o sono tutto o sono niente.

 

PICCOLA STELLA MARINA

Il motoscafo sfrecciava sopra le onde.
L’euforia della bimba si stagliava nel vento.
La prima entusiasmante corsa sul mare dei sogni.
Il primo indomito salto sulla scia della vita.
Chissà se il timoniere si accorse
della gioia che aveva provocato
nel cuore della piccola stella marina…

 

LET’S JUMP ON A CRAZY TRAIN

Let’s jump on a crazy train.
Let’s not waste time but dimes.
Let’s freak like in a magic trick.
Let’s taste a handshake.
Let’s break up the sky into a single butterfly.
Let’s fill the trees with velvet awakenings.
Let’s draw overhangs on dull floors.
Let’s be flooded with the scents of evening trips.
Let’s slam the dawn on the sharp cliffs.
Let’s throw fire on the devastating appearance.
Let’s play with the marks left in the sand.
Let’s fly through rainbows, dressed in nude.
Let’s hold tight the scratches carved by the sound of eternal waves.

 

TERRAZZA DI NOTTE

Si può rientrare a casa,
una sera come tante,
e, come d’incanto,
incontrare il paradiso?
Si può.
Si può aver sempre detestato la pioggia
e adesso assaporarla
come le magiche note di un violino?
Si può.
Si può ammirare
un dipinto di Van Gogh,
e, d’improvviso,
ritrovarsi catapultati
in una Notte stellata?
– Vortici di estasi, canti di anime Blues –
Si può.
E in un campo di grano?
– Onde magnetiche, semi di vita, raggi di Sole –
Si può.

Foto di Elma Schippa

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