01 giugno, 2014

L’ INAUGURAZIONE DELLA 17° EDIZIONE DI CINEMAMBIENTE, Torino, 31 maggio – 5 maggio 2014, apre con “VIRUNGA”. Di Sabina Filice




Quello che ti aspetti da una rassegna cinematografica dedicata all’ ambiente lo trovi descritto minuziosamente nel messaggio inaugurale del lodevole Direttore Gaetano Capizzi, nell’ elogio della bicicletta del Bike Pride organizzato da Beppe Piras e dello spot del ministero Olandese
sull’ utilizzo della bicicletta come mezzo di locomozione primario a impatto zero e con ritorno economico oltre che sociale e ambientale, ma nel film di Orlando von Einsiedel sul parco nazionale Congolese “VIRUNGA” c’è molto di più della appassionante e semplice storia dei ranger del parco; in esso si ritrovano tutti i temi e gli attori che affliggono da secoli il continente africano: il colonialismo, il razzismo, lo sfruttamento delle risorse, la corruzione, la guerra tra etnie.
Il Virunga è un parco fondamentale per la biodiversità, perchè in esso ci sono gran parte degli ultimi gorilla di montagna, circa 800 esemplari, del pianeta. 


ORLANDO VON EINSIEDEL Regista di  “VIRUNGA”



Orlando von Einsiedel in realtà si era recato in Congo per dare un messaggio di speranza e raccontare un’esperienza positiva, difatti in tre anni di tregua da guerre interne, il parco, grazie all’ istituzione del corpo dei ranger e alla guida di un belga visionario e carismatico, Emmanuel De Merode, aveva posto un freno ai fenomeni di bracconaggio, recuperato parte delle strutture danneggiate dalla guerra civile e permesso agli animali di riprodursi in un ambiente non ostile raggiungendo i livelli di popolazione anteguerra.
Ma il suo merito maggiore è quello di aver creato una forte identità e un senso di appartenenza nel corpo dei ranger che considerano il Virunga non solo come un posto di lavoro, ma come il passato, il presente e il futuro della loro gente. In tre anni sono morti 140 ranger per difendere il parco e gli animali dalle aggressioni esterne dei bracconieri, eppure il corpo dei ranger continua a presidiare il parco in maniera fiera e coraggiosa senza cedimenti.


ISABELLA PRATESI
Direttrice conservazione internazionale del WWF Italia



Da due anni il parco è sottoposto ad un attacco subdolo da parte di una compagnia petrolifera, che ha acquisito i diritti di sfruttamento e sta mettendo in campo tutti i meccanismi possibili per fiaccare la resistenza dei difensori del parco. Tentativi di corruzione, minacce, aggressioni, accordi con i gruppi militari antigovernativi del M23 per disporre a proprio piacimento delle risorse e compiere una devastazione ambientale.

Orlando von Einsiedel e il gruppo dei ranger sono riusciti a testimoniare diversi tentativi illeciti compiuti dalle forze di sicurezza ingaggiate dalla compagnia petrolifera e attraverso l’ausilio di una giornalista francese a testimoniare il pensiero razzista e spregiudicato dei massimi rappresentanti locali della compagnia petrolifera.

Rimangono impresse negli occhi quelle immagini di gorilla orfani che giocano nel centro di recupero con il loro custode e si esce dalla proiezione con una serie di interrogativi nella testa sulla sostenibilità delle nostre civiltà avanzate, dei modelli di società e di consumo che abbiamo adottato con un’intensa partecipazione emotiva suscitata dai protagonisti del film e una forte indignazione verso gli autori di questo immane scempio naturalistico e umano.


Per sostenere la causa del Virunga andare direttamente sul sito : www.virunga.it


Sabina Filice

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