“Amleto FX”. VEDRAI, VEDRAI… Vedrete!

Data:

a OfficinaTeatro di Caserta il 2 e il 3 di aprile 2016

“Amleto FX” a OfficinaTeatro è uno squarcio di pensieri tra le onde di una gioventù social. Il ché detto così, lo rinchiuderebbe nel pregiudizio della banalità. Niente di tutto ciò! Lo spettacolo si intride di mistero e poi spalanca le braccia a una realtà autentica. Amleto potrebbe essere fuorviante, un personaggio tra i più conosciuti nel panorama classico. La difficoltà di interpretazione per eccellenza, Amleto, richiama alla disciplina teatrale e alla tecnica come mezzo per non impazzire. Un po’ tedioso? Niente di tutto ciò! Chi si aspetta di vedere “Amleto”, nelle sue classiche fattezze, dimenticherà il personaggio shakespeariano abbandonandosi alla rilettura di Gabriele Paolocà che interpreta e firma il testo. La compagnia VicoQuartoMazzini porta in scena un’opera intelligente, a tratti divertente, spigliata, commovente per il suo concetto di allontanamento dalla realtà, dalla vita. Paolocà interpreta Amleto, tuttavia non tratta del dubbio, bensì della solitudine, dell’inazione, dell’alienazione, del delirio del personaggio. Lo spettacolo sembra sia stato pensato per attaccare il disagio di vivere la morte e l’abbandono. Pirotecnico, instancabile, Amleto analizza morti suicida storiche compenetrandosi con loro attraverso il solo cambio d’abito, ne consegue una semplicità disarmante e notevolmente spoetizzante, quasi borderline. Questo spettacolo è un flusso di coscienza che punta alla liberazione. Amleto chiude le porte della sua stanza in città, mentre la famiglia è in vacanza, e vi resta fino a che non gli sarà chiaro cosa fare. Indaga se stesso, non gli interessa capire nulla, se non perché suo padre lo abbia lasciato. Ottima interpretazione, viva, poliedrica e in estrema rottura con quello che detta il teatro borghese. Del tutto contemporanee le scelte registiche, le immagini provocate da tempi serrati sono intimiste, naturali, spesso dolci. L’ attore si spoglia dell’uomo per essere l’io. Le parole, la gestualità, le espressioni facciali, la componente vocale sono tutti elementi messi in completa antitesi tra loro. Ogni elemento della recitazione vive come posto al vertice di un tetraedro, i vertici si guardano , sono distanti, non resta che far rotolare il solido. Non c’è consequenzialità, ma perché dovrebbe esserci? “Amleto FX” è unico e sarà, di certo, da icona per il teatro contemporaneo.

Marina Cioppa

VicoQuartoMazzini AMLETO FX di e con Gabriele Paolocà selezione In-Box 2015 / premio Direction Under 30 – Teatro Sociale Gualtieri / Gabriele Paolocà – premio Hystrio alla Vocazione 2015 collaborazione alla regia Michele Altamura e Gemma Carbone Disegno luci di Martin Emanuel Palmaproduzione VicoQuartoMazzini, Progetto Goldstein, Teatro dell’Orologio

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