Anteprima nazionale a Roma il 4 aprile, al cinema Fiamma di Via Bissolati, per il film “L’Aquilone di Claudio“, di Antonio Centomani. Pellicola che per la prima volta sul grande schermo focalizza l’attenzione su una delle tante malattie rare neurodegenerative, l’atassia di Friedreich. Ricordiamo doverosamente che, in teatro, la malattia fu affrontata qualche anno fa in Controvento, spettacolo sulle malattie rare diretto da Paolo Triestino e interpretato, nel caso specifico dell’atassia, da Elisabetta De Vito. Alla presenza dell’intero cast e di una platea gremita da tanti familiari e affetti dalla sindrome, nonché dai volontari dell’AISA Onlus (Associazione Italiana Sindromi Atassiche) il film ha messo in luce soprattutto l’aspetto psicologico e sociale che colpisce i pazienti e i loro parenti. “L’idea del film” – dichiara il regista nelle sue note – “nasce dal mio incontro, nel 2001, con dei ragazzi affetti da Atassia, una delle tante malattie rare che colpisce migliaia di persone in Italia e nel mondo. L’Atassia è un disturbo consistente nella mancanza di coordinazione muscolare che rende difficoltoso eseguire i movimenti volontari. Ho seguito come volontario la loro lotta affinchè si potesse portare all’attenzione mediatica questa patologia”. Bravissimo il giovane attore che interpreta Claudio, il ragazzo affetto dalla malattia, Federico Russo (il piccolo Mimmo nella serie tv I Cesaroni), personaggio che, in età da scuola elementare, è stato invece interpretato dal piccolo Luca Potenza, alla sua prima apparizione sul grande schermo. Un film che aderisce molto alla realtà dei malati di Atassia di Friedreich, descrivendone fedelmente il decorso degenerativo e che riesce con garbo a mettere in risalto l’impatto sociale sulla vita dei malati, dei genitori e dei familiari dei cosiddetti “malati rari”, spesso abbandonati al loro calvario da una ricerca che latita proprio perché non conveniente a fronte del numero esiguo dei pazienti. Nel cast, di buon livello, spiccano le partecipazioni straordinarie di Milena Vukotic, di Fioretta Mari e di Luigi Diberti. Il film, totalmente indipendente, è stato prodotto da Giosuè Centomani per Kite Production, in collaborazione con Rai Cinema, Aisa Onlus, Shedirpharma e con il sostegno della Regione Lazio – Fondo Regionale per il cinema e l’audiovisivo. Particolamente toccante, prima della proiezione, il saluto del Presidente Onorario dell’AISA Onlus, Carlo Rossetti. “Per noi è un nuovo inizio” – ha detto commovendosi visibilmente – “ed è importante farci conoscere ed arrivare a tutti quei pazienti e a quelle famiglie che si sentono perse. Questo film ha colto in pieno l’aspetto psicologico dei malati e dei loro familiari”. Il film sarà proiettato nelle varie sedi regionali dell’AISA ed il calendario delle proiezioni sarà pubblicato sul sito www.atassia.it e sulle pagine Facebook di ogni sezione regionale. Aspettiamo ora la distribuzione della pellicola, a breve, nelle sale cinematografiche anche se, a mio personale parere, sarebbe più adatto alla trasmissione televisiva, anche per raggiungere un maggior numero di spettatori.
Paolo Leone
La trama: Andrea, infermiere presso l’Ospedale Civile, è sposato con Marina, ex modella e titolare di un’agenzia di casting. La loro vita scorre tranquilla, hanno un figlio, Claudio, che con il padre condivide la passione per gli aquiloni. Nel tempo libero, al parco, Andrea e Claudio si sfidano facendoli volare finché, un giorno, un semplice capogiro si rivela essere il primo segnale della grave malattia del bambino. Gli anni passano tra una visita e l’altra, tra ospedali e studi medici, senza che si arrivi ad una diagnosi precisa. I sintomi della malattia diventano sempre più evidenti in Claudio che, ormai adolescente, non riesce più ad essere autonomo. Claudio è innamorato da sempre di Gloria, una sua amica d’infanzia, ma non ha il coraggio di dichiararsi frenato dalle sue insicurezze, finché una sera, in occasione del suo compleanno è proprio Gloria a fare il primo passo perché da sempre innamorata di lui. S’intrecciano intanto storie di vita quotidiana: Marta una clochard che vive nel parcheggio dell’ospedale dove Andrea lavora e il Sig. Testa, un paziente di circa settant’anni che con Andrea ha instaurato un rapporto confidenziale. Marina e Andrea scoraggiati dalle condizioni di salute del figlio vivono momenti di grande tensione che mettono in crisi anche il loro rapporto, ma non tutto è perduto
L’Aquilone di Claudio, di Antonio Centomani. In collaborazione con Rai Cinema, AISA Onlus, Shedirpharma, con il sostegno della Regione Lazio.
Soggetto e sceneggiatura: Carlo Finale e Antonio Centomani; Revisione sceneggiatura di Andrea Valagussa; Fotografia di Luigi Cristiano Samassa; Montaggio di Giuseppe Pagano; Musiche originali di Luca Centomani; Scenografia di Carlo De Marino, Maria Luigia Battani; Costumi di Paola Nazzaro; Fonico di presa diretta Giuseppe Manfrè; Aiuto regia Agnese Rizzello; Organizzatore generale Cristiano Luciani, Linda Vianello.
CAST: Massimo Poggio, Irene Ferri, Federico Russo, Milena Vukotic, Fioretta Mari, Luigi Diberti, Luca Potenza, Alessia Agrosì, Giuseppe Gandini, Renato Raimo, Igor Righetti, Rita Statte, Barbara Bacci.