Corriere dello Spettacolo

Intervista a Pietro Oddo

Associazione culturale “L’angolo di Amelie” (Monterotondo, Roma)

Pietro Oddo è stato assessore di Monterotondo e tre anni fa, con Daniele Galimberti, ha fondato l’associazione culturale L’angolo di Amelie – L’angolo partner dell’istituto culturale francese Saint Louis De France – situata a Monterotondo (RM) in cui vengono organizzati concerti, spettacoli teatrali, cineforum, presentazioni di libri, mostre, promuovendo attivamente la cultura.

Questo piccolo angolo di paradiso, così familiare e accogliente, è diventato un luogo d’incontro per i soci che possono scambiare idee e opinioni direttamente con i registi e attori in un ambiente piacevole in cui si creano dibattiti ricchi e interessanti, motrici di una affluenza di persone ormai sempre più assidua.

In particolare, tuttoaprile 2016 sarà interamente dedicato al Sud Italia: “STORIE E UOMINI DEL SUD”. E proprio Venerdì 8 Aprile, in occasione della proiezione del film di apertura GRANDE SUD del regista Daniele Cribari, ne ho approfittato per intervistare uno dei due soci fondatori, Pietro Oddo.

Grande Sud è l’inizio di una serie di eventi di cineforum che ha come tema il Sud Italia. Come nasce questa idea del cineforum? E in particolare questa tematica del Sud?

L’idea del cineforum nasce dalla passione che abbiamo per il cinema. Per un certo tipo di cinema. Qui proiettiamo film non distribuiti. Puntiamo su quelli che sono i giovani registi, attori e sceneggiatori che hanno fatto dei film che per tanti motivi non riescono ad arrivare alle sale cinematografiche. Cerchiamo di recuperare questi film per proporli ai nostri cineforum in cui c’è sempre presente il regista o un attore, proprio come è successo questa sera.

Nel particolare abbiamo voluto dedicare una rassegna alle storie e agli uomini del sud, un po’ perché io stesso sono originario del sud Italia, ma poi perché tutto è nato proprio da questo film che abbiamo visto stasera: GRANDE SUD. Io l’ho visto, mi è piaciuto molto e volevo quindi dargli un senso e costruire una rassegna che avesse questo filo conduttore. All’inizio volevo addirittura chiamarlo Grande Sud, poi però non volevo personalizzarla troppo. Comunque è partito tutto da questo film e da qui ho deciso e volevo che fossero tutti in qualche modo legati al sud.

Come hai trovato Grande Sud?

L’ho trovato attraverso Michele Coppini, un altro regista fiorentino collega di Daniele Cribari. Lui stesso me l’ha segnalato. Io spesso trovo questi film per segnalazioni. Per esempio, in questo periodo ci sono molti registi che ci scrivono e ci chiedono se possiamo guardare i loro film e poi proiettarli qui all’Angolo di Amelie. Quindi ormai è diventato davvero un passaparola.

Quindi ti fai ispirare da un film o un argomento e poi crei tu il fil rouge conduttore che andrai a trattare nei cineforum?

Sì, poi vado molto in giro per i festival, guardo i film, cerco un po’ su internet. Poi tramite passaparola, varie segnalazioni… Con l’insieme di tutte queste fonti e tutto il materiale a disposizione, devo poi fare un’ulteriore selezione. Ovviamente non posso utilizzare tutto quello che vedo. Scelgo solo alcuni film che ritengo adatti, ma non perché belli o brutti, ma in quanto adatti al nostro pubblico, alle persone che vengono qui.

Progetti per il futuro?

Per ora abbiamo fatto sei mesi di cineforum dove abbiamo toccato i più vari argomenti. Ora stiamo preparando la terza edizione. Non abbiamo ancora dei titoli. Preferisco vederli bene i film per poi fare la scelta migliore.

Ricevi dei feedback positivi dalle persone che vengono a vedere i film?

Certo, i feedback sono assolutamente positivi. La manifestazione sta crescendo sempre più. La prima edizione risale all’anno scorso – precisamente maggio dell’anno scorso – e devo dire che è cominciata timidamente con poche persone, insomma con pochi affezionati. Abbiamo dovuto fare una grande opera di coinvolgimento, perché è molto più semplice attirare persone quando il film è conosciuto. quando non lo è, si fa molta più fatica. In seguito, quando le persone hanno iniziato a scoprirci e a frequentarci, tutto è venuto da sé, anche perché i nostri cineforum hanno tutti gli ospiti e poi si crea dibattitto. Questo è stato ed è ancora molto apprezzato e adesso siamo arrivati – come avrai visto – a fare il pienone, per quello che può essere questa sala e questo dà molta soddisfazione. Non c’è più bisogno di pubblicizzare la serata, perché la gente ormai viene spontaneamente il venerdì, perché sa che c’è il cineforum e questa è la più grande soddisfazione. E soprattutto abbiamo ottenuto quel livello di credibilità che all’inizio non era facile ottenere. I film che la gente viene a vedere piacciono, è davvero difficilissimo, è successo forse una volta che qualcuno non avesse apprezzato un film che abbiamo proposto. Vuol dire anche che siamo riusciti a interpretare le preferenze del nostro pubblico e a trovare dei film che intercettano i loro gusti. So già quali film possono essere apprezzati qui e quali no e mi regolo di conseguenza.

Propongono qualcosa gli spettatori? Li ascolti nelle tue scelte sulle tematiche del cineforum?

Sì certo, è successo, perché noi, viviamo l’associazione culturale come un ambiente dove tutti sono padroni. E mi è successo più di una volta che un socio mi segnalasse un film. L’ho visto, mi è piaciuto e abbiamo deciso di proiettarlo. Un paio di volte è successo così. Ed è esattamente così che dovrebbe essere, perché le associazioni culturali sono la casa di tutti ed è proprio per questo che trovo giusto ascoltare i pareri di chi viene a vedere i nostri film. Ognuno può dire la sua. I dibattiti sono spontanei, la gente fa delle domande, si continua a chiacchierare in modo molto spontaneo e in un ambiente informale. Io mi auguro che il progetto che abbiamo in mente, cioè di creare una rete di associazioni che possano in qualche modo organizzare dei cineforum attraverso delle piattaforme – in tutta Italia –, si possa realizzare, perché la difficoltà maggiore oggi è quella di riuscire a dialogare con la distribuzione. Oggi è un po’ complicato, perché è difficile ottenere dei film non distribuiti. Però, proprio perché sono difficili da reperire, devi cercarli! Infatti mentre il film distribuito si trova su internet o sulle varie case di distribuzione, ma ha dei costi proibitivi per le associazioni culturali, un film non distribuito non ha nessun tipo di costo e questo è importante.

Certo, abbiamo degli sponsor, anzi dei sostenitori, delle persone che con le loro attività ci danno una mano, ma la grande mano ce la danno tutte le persone che vengono a vedere i nostri film. E’ davvero grazie a loro che si può finanziare tutto questo, perché non è solo il costo del film in sé ma anche i costi di SIAE, dei diritti di distribuzione e della trasferta di registi e attori che vengono a trovarci. Noi vogliamo farli sentire a casa. Non potrei mai dire a un regista vieni e ti paghi l’albergo! Sono sempre dei nostri ospiti.

Un ringraziamento a Pietro Oddo per questa intervista.

Flavia Severin

 

Ecco l’elenco dei prossimi eventi:

Venerdì 15 aprile ore 21:00

Film “IL FATTORE UMANO”
Ospiti: FRANCESCO ROSSI E MATTEO ALEMANNO

Sabato 16 aprile ore 19:00

Presentazione del libro “OGNI GIORNO ALLE QUATTRO PIOVE”

Incontro con l’autore GILDO LO GIUDICE

Sabato 23 aprile ore 18:00

Corso di Filosofia

Relatrice: EMANUELA SPINOSI

Domenica 24 aprile ore 17:00

Visita guidata all’Esquilino

info e prenotazioni: 3292427105

Venerdì 29 aprile ore 21:00

Film “ALICUDI NEL VENTO”

Ospite: AURELIO GRIMALDI

Venerdì 29 aprile ore 18:00

Presentazione del libro “ALMA”

Incontro con l’autrice IVANA MAURO

Sabato 30 aprile ore 21:30

Natascia Maimone in concerto

Per ulteriori info:

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