Il 12 e il 13 aprile 2016 al Teatro Municipale di Piacenza
Al Teatro Municipale di Piacenza è andato in scena “La scuola” tratto dal romanzo di Domenico Starnone e per la regia di Daniele Luchetti. La palestra di una scuola diventa una sala professori, perché in quella vera ci piove dentro. E allora le pareti della palestra vengono ammobiliate da armadietti di metallo con il nome, mentre uno di essi è aperto con un lumino dentro, a simbolo votivo di una prof. recentemente scomparsa. Queste e tante altre le anomalie di questa Scuola, abitata da un parroco maleodorante, dalla professoressa Baccalauro di Matematica sognatrice, da un prof di Impiantistica provolone che costruisce termosifoni quando non è in classe, e da una prof di Storia dell’Arte fun di Simone Martini il cui registro contiene le duecentocinquanta foto di ogni singolo alunno e la cui borsa rifornisce l’intera sala professori di succhi di frutta e sfizi vari. Da non dimenticare poi il prof Vivaldi, insegnante di Italiano sensibile e sin troppo comprensivo e il disilluso prof di Francese, che non perde occasione per distinguere chi è nato per zappare e chi per studiare. Dulcis in fundo, il leader di questa gabbia di matti lui, il Preside, un uomo dalle molto dubbie capacità intellettive che quando dice al corpo docente “Siamo una grande famiglia” si sente rispondere “Sì, i Borgia”.
Siamo in un pomeriggio assolato del 7 Giugno 1991. Dopo aver letto la surreale relazione della gita a Verona, tra ragazzi che fuggono da una stanza all’altra, mastini napoletani sguinzagliati dall’autista del bus e pezzi di polpettone volanti, una lettera anonima accusa i prof Vivaldi e Baccalauro di aver vissuto un flirt proprio durante il viaggio di (d)istruzione e li infama inoltre di assenteismo e di presentare falsi certificati medici. Oltre a questi pettegolezzi – infondati? – al centro dell’incontro l’annosa questione se bocciare o meno l’alunno Cardini di IV D. Il ragazzo è un beduino o un creativo dalla personalità complessa? E’ umanista o disumano? Saranno proprio gli insegnanti a decidere l’esito dell’ alunno, tra liti furibonde, favoritismi e…..inaspettati esercizi di mimo.
Tutti e sette gli attori, Silvio Orlando, Marina Massironi, Roberto Citran, Roberto Nobile, Vittorio Ciorcalo, Antonio Petrocelli e Maria Laura Rondanini – meritano di essere nominati proprio tutti! – sono una squadra collaudata di interpreti che saprebbero rivestire quei ruoli anche a occhi chiusi (quella di ieri sera era la loro 200° replica!). Questa Scuola è una pièce spiritosa e fresca, leggera e corale dal soliloquio “incazzato” dell’inizio al delirio coinvolgente delle ultime scene: ad ogni risata del pubblico che finisce ne inizia un’altra ancora più sonora.
Chiara Cataldo