Corriere dello Spettacolo

Io sono Misia – L’ape regina dei geni

02/07/2015 58 Festival Di Spoleto. Teatro di San Nicolo'. Teatro, Io sono Misia - LÕape regina dei geni. Nella foto Lucrezia Lante della Rovere

Roma, Teatro Piccolo Eliseo. Dal 26 ottobre al 13 novembre 2016

Spettacoli come “Io sono Misia – L’ape regina dei geni”, in scena al Piccolo Eliseo fino al 13 novembre,  hanno il merito di far conoscere al grande pubblico figure eccezionali di donne (in questo caso) e di uomini che non avranno scritto la grande storia ma ne sono stati protagonisti nei loro ambiti incanalando e influenzando in qualche modo la società civile nelle sue più alte espressioni. Grandi personalità, grandi caratteri, di intuito geniale nel mondo dell’arte ma non solo. Basti pensare ad esempio, alla figura di Luisa Spagnoli, imprenditrice geniale e fatta conoscere ai più grazie ad una recente fiction, e tanti altri. Per rappresentare su un palcoscenico teatrale una tale donna, potente, affascinante, vera mecenate, ci si deve affidare ad un’attrice che possa esprimere un carisma simile. Lucrezia Lante della Rovere, che debuttò nella passata stagione al Teatro India con questo monologo, dimostra di averne tutte le capacità. Si, interessante la storia di Misia Sert (vero nome Marie Sophie Olga Zenaide Godebska), musa ispiratrice di alcuni tra i più grandi artisti del novecento, il cui salotto fu un vero lasciapassare per la cultura di quel periodo, ma l’interpretazione di Lucrezia va aldilà del mero racconto storico.

Il testo affidatole da Vittorio Cielo, per la regia di Francesco Zecca, bello, intenso, drammatico, trova in lei la persona capace di darle profondità umana e di non farlo diventare una sequela di scoperte, frequentazioni e promozioni artistiche della donna nata in Russia nel 1872 e vissuta a lungo a Parigi. “Il dolore ti insegue”, la frase che ricorre più volte nell’intenso monologo, lascia aperta la porta alla donna, più che alla cacciatrice di geni, due aspetti che non possono che viaggiare insieme. Coco Chanel, sua grande amica ma anche rivale, Picasso, Toulouse Lautrec, Proust, Debussy, Paul Morand, Stravinsky sono solo alcuni dei grandi nomi che frequentavano il salotto della pianista Misia, donna affamata di vita, un vero regno ben rappresentato dalla bellissima scenografia di Gianluca Amodio, con una gigantesca poltrona sulla quale la protagonista sembra una bambina, luci affilate e costumi magnifici. Il dolore di una donna nata “sulla neve, in mezzo ai lupi”, che la segue, pronto ad azzannare al momento giusto. Lei ne è consapevole (“eludere il dolore è stata la mia arte”), pur vivendo la più bella società, e Lucrezia Lante della Rovere è straordinaria nel rappresentare la parabola di una grande personalità, entusiasta della vita,  che assapora in un cerchio di luce, aldilà del quale la stessa, magari assumendo le sembianze della persona amata, non fa sconti a nessuno. Nemmeno ad un’ape regina.  Interpretazione potente, intensa, toccante..

Paolo Leone

Produzione Teatro Eliseo presenta: Io sono Misia – L’ape regina dei geni, di Vittorio Cielo. Con Lucrezia Lante della Rovere. Scene di Gianluca Amodio; Costumi di Alessandro Lai; Luci di Pasquale Mari; Musiche di Diego Buongiorno. Regia di Francesco Zecca.
Si ringrazia l’ufficio stampa del Teatro Eliseo nelle persone di M. Letizia Maffei e Antonella Mucciaccio
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