“Il Rosso e il nero”, è il famoso romanzo di Stendhal, come del resto sono i colori che possono ricominciare a sventolare dopo tanto tempo. Milan: la squadra più titolata d’Italia; Milan: squadra di giovani artisti emergenti e di uccelli che si elevano in volo alla ricerca di parate impossibili. Rosso e nero, ma anche tanto azzurro, perché tanti di questi giovani artisti del pallone faranno forse un giorno grande l’Italia. Milan: un sogno realizzato, ensemble di italiani e di talento, ensemble di gioventù e di sana incoscienza. Suso corre in qua in là tutta la partita e i suoi palloni sono come raggi divini che illuminano. Bonaventura s’inarca e trova l’angolo del fuoriclasse, Donnarumma vola e para l’impossibile, anche quell’ultimo rigore di Dybala, il giovane guerriero sfortunato di ritrovarsi davanti una montagna insormontabile, che neanche un tiro perfetto ha potuto perforare. Il regista osserva da lontano: Montella è lì con gli occhi contenti e commossi ad assistere all’impresa storica. Lo scenografo Galliani salta dalla sua panchina d’entusiasmo nel vedere la bellezza delle quinte dipinte. L’impresario Berlusconi piange lacrime di amore, indeciso se restare o rimanere. Milan: la forza creativa del diavolo che resuscita come l’araba fenice è tornata per noi, per le vittorie, per lo spettacolo…
Stefano Duranti Poccetti