Corriere dello Spettacolo

L’allegria di Antonello Costa

Al Cardinal Massaia di Torino il 9 gennaio 2017

Come dimenticare gli anni Settanta, dal modo di ballare all’abbigliamento? Con sguardo nostalgico Antonello Costa porta sul palco del Cardinal Massaia (Torino) i suoi indimenticabili personaggi, quelli che l’hanno accompagnato in tutti questi trent’anni… eh sì, caro e affezionato pubblico di ieri e di oggi, tanto è passato dalla sua prima e timida apparizione! A sentire Costa c’è d’aspettarsi un festoso cartellone per l’anno che verrà (in preparazione) proprio per festeggiarlo in teatro con i suoi affezionati, questo è emerso dalla sua voce – noi per questa parola non useremo l’espressione “viva voce”, poiché ha già fatto una simpatica battuta durante la sua esibizione. Di certo, il pubblico avrà di che sorprendersi nel vedere sia questo sia il futuro lavoro. Gli spettacoli fino ad ora da lui allestiti, sono stati sempre un crescendo spassoso, complice la sorella Annalisa, brava e bella danzatrice, coreografa del gruppo a seguito, composto di due splendide ragazze, Licia Critti e Elisa Milani, già veterane nelle performance di Costa, mentre per Agata Moschini, è stato come dire < la prova del fuoco >, Antonello veramente ha usato un altro termine…

Dicevamo che Annalisa Costa riesce benissimo non solo a farci sognare nell’esibirsi in ogni sua danza, ma anche a sostenere il tempo necessario per il cambio d’abito del fratello, facendolo in maniera recitativa; simpatica è stata la parodia sulla telefonata tra Maria e Maurizio Costanzo. Continuando a parlare dello showman Costa, c’è poco o forse troppo da dire, briosamente e con eleganza è in grado di cantare, ballare, di eseguire, “non in play back, un Tip Tap”, come qualcuno pare avesse insinuato, recita usando tempi scenici in modo appropriato, infine è sempre in grado di stupire l’affezionato pubblico che lo segue da anni. Noi proveremo a racchiudere questo suo modo di essere, limitandoci con molta difficoltà a definirlo in una sola parola, se questa sua forma di esternare la sua bravura significa essere un istrione, ebbene, allora gli aspetta di diritto. Non è da tutti gli artisti esserlo e in egual misura esprimendosi a trecentosessanta gradi senza annoiare per due ore (più bis, come di consueto) del suo spettacolo: Allegro, allegro. Ogni ritorno sul palco è un successo assicurato, la gente lo apprezza, giacché al suo richiamo assistono copiosi. Lo spettacolo inizia… con un’enorme sveglia posta sul palcoscenico alla presenza dello showman, basta questo per accoglierlo con un’overdose di applausi, il susseguirsi è una fantastica girandola di personaggi, caratterizzati dal suo dinamismo carico d’espressività che piace ai presenti, anche quando prende di mira uno a caso del pubblico… quindi attenzione, la prossima volta potresti essere Tu quello coinvolto. Un lavoro teatrale come sempre apprezzabile e spassoso, perché, come dice Antonello Costa: “Oggi più che mai bisogna stare Allegri, allegri!”

Daniele Giordano

Se volete contattare l’autore, potete farlo a lonevolfilm@gmail.com
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