Corriere dello Spettacolo

Amakheru Duo: un salto nella Belle Époque al Teatro Regio di Parma

Amakheru Duo debutta con un nuovo progetto concertistico presso il Teatro Regio di Parma, affrontando il repertorio vocale da camera fra ‘800 e ‘900. In questo progetto i due giovani artisti riscoprono brani dimenticati, uniti a composizioni più note, rievocando il fascino e le atmosfere dei salotti dell’epoca, dove artisti, letterati e musicisti unirono le loro capacità creative per sperimentare nuovi generi e forme musicali. L’impegno e la dedizione con cui il Duo si dedica alla rivalutazione del repertorio italiano da camera si estendono ad un ampio periodo storico di oltre due secoli.

Non è passato molto tempo dalla nostra ultima intervista, nonostante questo potreste ricordare ai lettori chi siete e di cosa vi occupate?

Siamo due musicisti italiani, tenore e pianista, che si occupano della riscoperta del repertorio vocale da camera e ci siamo costituiti come formazione stabile con il nome di Amakheru Duo.

“Stile Liberty” è il nome del vostro ultimo progetto. Di cosa si tratta?

 Si tratta di un concerto dedicato alla musica scritta durante il periodo della Belle Époque, e prevede l’esecuzione sia di rarità cameristiche che di brani più noti di compositori dell’epoca. In questo concerto intendiamo rievocare le suggestioni e le sensazioni che la musica di quegli anni ricorda. Abbiamo scelto il titolo “Stile Liberty” poiché rievoca il gusto artistico italiano a cavallo fra ‘800 e ‘900.

Questo progetto è molto importante per la riscoperta della Romanza da Salotto nel periodo della Belle Époque come progenitrice della canzone moderna. Quali saranno i brani presentati?

Il programma prevede l’esecuzione di Romanze e Serenate tratte dagli album di Ruggero Leoncavallo, Giacomo Puccini e Pietro Mascagni; Liriche da camera su testo poetico d’autore come quelle nate dalla collaborazione tra Francesco Paolo Tosti e Gabriele D’Annunzio; Arie in stile antico di Stefano Donaudy ed autentiche rarità composte da Luigi Denza, Ernesto De Curtis e Giuseppe Silvestri.

Normalmente affrontate il repertorio del Belcanto italiano, come mai avete scelto in questo progetto di  riscoprire altri compositori e generi?

La passione e la curiosità nei confronti delle varie forme della musica vocale da camera ci hanno spinto a rivalutare anche altri repertori oltre il Belcanto poiché riteniamo che questi brani siano di grande interesse musicale e debbano essere riproposti al pubblico di oggi.

Sarà la prima volta per voi al Teatro Regio di Parma; questo progetto sarà presentato in anteprima mondiale?

Presentiamo a Parma il progetto “Stile Liberty” in anteprima assoluta e contiamo di proporre questo concerto in altre istituzioni italiane ed estere, abbinandolo ad eventi culturali dedicati al Liberty e all’Art Nouveau. Il concerto di Parma è stato organizzato grazie alla collaborazione artistica fra il Teatro Regio, la rassegna Musica in Circolo e l’Associazione Rinascimento 2.0  ed è stato pubblicizzato fra gli eventi di Italia Liberty.

Stefano Duranti Poccetti

Exit mobile version