Corriere dello Spettacolo

Una notte di mille notti” … vale 7 milioni pound egiziani

“Per la prima volta, quasi 7 milioni pound egiziani sono stati i guadagni di uno spettacolo egiziano, si tratta di “Una notte di mille notti“, messo in scena sul palcoscenico del teatro nazionale statale del Cairo “Al- Masrah Al Kaomy”, che accoglie di nuovo il pubblico dopo una lunga assenza”.

Sabato 9 settembre 2017, al Teatro statale del Cairo, è stata l’ultima messinscena di “Una notte di mille notti”, lo spettacolo che ha divertito il pubblico con un impasto teatrale misto di canzoni, danze e folklore con un messaggio che si referisce al tempo contemporaneo.

Lo spettacolo è stato messo in scena per tre anni consecutivi dall’estate del 2015 a quella del 2017, con la regia di Mohsen Helmy  e con la musica di Ahmed Sedky.

Con tale pièce, il pubblico ritorna al gusto classico che rifavorisce il teatro lirico di Biram Al tunessy , il che rende il linguaggio teatrale più scorrevole e rende un quadro artistico del patrimonio egiziano.

Il famoso attore egiziano Yehia Al Fakharany, protagonista dello spettacolo, ha contributo a richiamare gli occhi del pubblico al nuovo restauro di tutto l’edificio che aveva subito un incendio nel 2008. Adesso, e per 5 anni, gli attori dello spettacolo festeggiano il loro gran successo documentato dai critici e dai media.

Il quadro della storia è semplice: un mendicante che si finge cieco gira le strade di Baghdad con sua figlia, la bella giovane della si innamora il califfo dell’Egitto. Un giorno il mendicante si incontra con Guan, quello che un giorno ha rapito sua moglie per sposarla e aver un figlio. Egli va a finire nella corte del Califfo, mentre sua figlia è detenuta nel palazzo di uno degli uomini corrotti del Califfo. La pièce finisce con il lieto fine: l’uccisione di Guan e suo figlio e il matrimonio del Califfo con “Nagaf”, figlia del Mendicante.

La storia è molto semplice e priva di un plot complicato, il successo dello spettacolo è dovuto alla performance degli attori e danzatori, che creano tutta l’atmosfera leggera in cui lo spettatore viene preso dall’armonia, anche grazie agli elementi legati alla sceneggiatura, e trascinato soprattutto dalla storia  d’amore raccontata alla maniera classica.

Il giovane attore protagonista dello spettacolo Mohamed Mohsen, cha incarna il ruolo del Califfo, in una delle serate, ha stretto la mano della bella giovane, figlia del Mendicante, l’attrice Heba Magdi, per ricordare  il loro reale fidanzamento ufficiale sul palcoscenico nel 2015. Il che conferisce per la prima volta ad uno spettacolo egiziano una parte concreta, oltre ad un nuovo sapore di felicità che soddisfa di più gli spettatori, in particolare dopo le loro nozze e il ritorno al palcoscenico nel 2017.

Il messaggio più importante dell’opera teatrale consiste nell’accennare al gran divario tra la classe aristocratica e quella più povera di un’epoca in cui svaniscono i ceti in mezzo, e quindi, tra situazioni comiche e varie gag, lo spettatore riesce a contemplare il suo tempo contemporaneo con uno sguardo critico.

Nermin Shawky

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