Si apre con un doppio appuntamento, ad Arezzo e a Firenze, il focus sulla figura e sull’arte dello spettatore. Un festival, ideato dalla Rete Teatrale Aretina, intorno all’esperienza di Spettatori Erranti, organizzato con il sostegno e il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Toscana e del Comune di Arezzo, in collaborazione con Università di Siena e numerosi partner come Fondazione Toscana Spettacolo, RAT Residenze Artistiche della Toscana, CapoTrave/Kilowatt, Fondazione Fitzcarraldo, Sosta Palmizi, AGITA, Liceo “Vittoria Colonna”, in cui si alternano occasioni di approfondimento e di formazione per pubblico e operatori, confronti artisti/spettatori, spettacoli di drammaturgia contemporanea e incontri specifici rivolti al mondo della scuola. Un’ occasione per concentrare l’attenzione su un elemento strategico per la vita dello spettacolo dal vivo e della società stessa: il pubblico.
Il programma propone un cartellone composto non solo da spettacoli ma soprattutto da una significativa quantità di eventi collaterali come incontri, convegni e altre attività che pongono l’attenzione ai percorsi di avvicinamento e coinvolgimento dei cittadini di tutte le età nella produzione culturale.
Aprirà il festival, mercoledì 4 ottobre alle ore 10,00 (Firenze, Auditorium Sant’Apollonia) il seminario, promosso in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus, I PUBBLICI DELLA CULTURA, coordinato dal giornalista e critico Gherardo Vitali Rosati.
Dopo l’introduzione, a cura di Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana, Massimo Ferri, presidente della Rete Teatrale Aretina e Beatrice Magnolfi, presidente di Fondazione Toscana Spettacolo, il seminario avrà come punti nevralgici due panel. Al primo – Pubblico, sostantivo plurale – sono previsti interventi dei critici e docenti universitari Roberto Canziani e Andrea Porcheddu, Silvia Ranfagni, docente presso l’Università degli Studi di Firenze e di Rodolfo Sacchettini, giornalista e presidente dell’Associazione Teatrale Pistoiese.
Al secondo – La formazione dello spettatore / cittadino – parteciperanno Curzio Maltese, giornalista e direttore di Il Teatro e il Mondo, Virginie de Crozé, responsabile dei progetti di coinvolgimento del pubblico del Festival di Avignon, Pierluca Donin, direttore di Arteven, circuito teatrale del Veneto, Laura Caruso curatrice di Spettatori Erranti. Patrizia Coletta, direttore della Fondazione Toscana Spettacolo, si occuperà delle conclusioni.
Autore poliedrico che si muove tra letteratura per l’infanzia, illustrazione e teatro il pluripremiato artista Gek Tessaro sarà ospite al festival con Il circo delle nuvole, spettacolo riservato al pubblico della scuola primaria, (ore 10,30 Arezzo, Teatro Mecenate). Un’occasione preziosa per vedere al lavoro questo artista, ideatore de “il teatro disegnato” in cui, sfruttando le doti della lavagna luminosa, con una tecnica originalissima, dà vita a narrazioni tratte dai suoi testi. La sua capacità di osservazione e di sintesi si riversa in performance teatrali coinvolgenti ed efficaci che gli hanno fatto ottenere numerosi riconoscimenti come, ad esempio, il prestigiosissimo PREMIO ANDERSEN MIGLIOR AUTORE COMPLETO ”Per una ormai raggiunta, compiuta e convincente maturità artistica. Per la sapienza e la passione con cui sa continuamente confrontarsi con strumenti espressivi diversi, percorrendo coraggiosamente, e sempre all’insegna della narrazione, strade che vanno dal teatro all’illustrazione.“
Lo spettacolo presentato ad Arezzo è stato selezionato tra i migliori 250 libri del mondo dalla Internationale Jugendbibliothek di Monaco di Baviera nel catalogo “The White Ravens 2008” ed ha ottenuto il PREMIO RODARI – CITTA’ DI OMEGNA 2016 “per la vivacità, la giocosità, la musicalità, il colore, il movimento e la capacità di interagire con il suo pubblico.”
La giornata proseguirà nel pomeriggio, alle ore 17,00 (Arezzo, Libreria Feltrinelli) con la presentazione del libro DIONISO E LA NUVOLA conversazione con gli autori Giulia Alonso e Oliviero Ponte di Pino e, a seguire (ore 18,30, Cinema Eden), la cultura come dialogo tra le epoche – Lo spettatore al centro della progettazione del Museo Archeologico di Napoli, una preziosa occasione di riflessione offerta dall’incontro con Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta e Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli che sta conducendo un’ingente lavoro restituendo a questo luogo un ruolo centrale nel tessuto culturale e sociale della città, facendone il centro di un vivace dialogo tra i saperi, le arti e i visitatori. Concluderà la giornata (ore 21,00, Cinema Eden) LA GRANDE ARTE AL CINEMA – GLI IMPRESSIONISTI e l’uomo che li ha creati, un film di Phil Grabsky che rappresenta un accesso esclusivo alla mostra kolossal dal museo Du Luxemburg, il musée d’Orsay di Parigi, National Gallery di Londra e Philadelphia Museum of Art.