Marco Mannini è un giovanissimo videomaker appena quindicenne, che, nonostante l’età, ha già un nutrito curriculum alle spalle, dovuto di certo a una passione innata per il suo lavoro…
Ciao Marco, potresti ricordare chi sei ai nostri lettori? Di cosa ti occupi?
Ciao a tutti! Mi chiamo Marco e sono un giovane Videomaker che piano piano, passo dopo passo sta realizzando quello che fino a poco tempo fa era solo un sogno.
Tra l’altro sei giovanissimo, hai solo 15 anni!
Esattamente! Diciamo che ho iniziato molto molto presto, perché ormai è più di un anno che mi muovo in questo campo.
Molte persone quando parlano dei miei prodotti specificano diverse volte la mia età e mentre fino a qualche mese fa anche io nel giudizio dei miei progetti mettevo tutto in relazione all’età, ora cerco di essere al livello di persone molto più grandi di me. In poche parole voglio che un mio video venga giudicato di qualità e non “eccezionale per l’età che ho” perché con il tempo vorrei diventare uno dei big in questo campo.
So che non molto tempo fa hai girato un video di cui sei molto soddisfatto. Vuoi parlarmene?
Sì, il video di “Sotto la Pioggia” è per ora il miglior video che ho girato, anche se questa frase la dico ogni volta che esce un nuovo video diretto da me, ma penso sia così perché vedo miglioramenti da parte mia ogni volta.
Non è stato un video facile da girare, sopratutto per le condizioni atmosferiche, dato che insieme agli artisti avevamo immaginato una storia molto cupa con la particolarità della pioggia, che in principio doveva esser presente in tutto il video, per creare una sensazione di solitudine. Ma purtroppo il tempo non ci è mai venuto incontro, visto che il video doveva essere girato a Torino dove per più di due mesi non ha piovuto. In un modo o nell’altro però ci siamo aggiustati, per esempio in 6/7 scene ho ricreato la pioggia in post produzione.
Spero che il video possa continuare a piacere, e per ora ho ricevuto tantissimi messaggi su Instagram con tantissimi complimenti.
Di progetti ne ho molti, ma non penso di portarli avanti tutti.
I più importanti, o almeno quelli a cui tengo di più, per ora sono un cortometraggio di 30 minuti che sto finendo di scrivere con cui spero di girare un po’ di festival anche internazionali dato che sarà doppiato in inglese e sottotitolato anche in francese e spagnolo.
Poi ho diversi video musicali in programma con Liner che è un artista che stimo parecchio oltre che un amico ormai.
E poi continueremo il progetto con Benedetto Bianco e Alberto Noves, con cui abbiamo creato Electorecords, dove cerchiamo di seguire artisticamente a 360 gradi tanti ragazzi con tanto talento e voglia di fare, ma non vi svelo altro!
Cosa significa fare questo lavoro al mondo di oggi?
Penso che viviamo in un momento storico in cui purtroppo o per fortuna i social condizionano molto ciò che facciamo. E anche nel mondo dei video secondo me è essenziale avere dei buoni profili sui social per diversi motivi, in primis perché lavoro con le immagini e con l’estetica quindi curare tutti i dettagli visivi da secondo me una buona opinione ad una persona che scopre per la prima volta ciò che faccio. E poi perché è essenziale essere conosciuti per avviare nuove collaborazioni.
Penso sia necessario anche osservare tanto per vedere che cosa ama vedere il pubblico perché soprattutto nel mondo dei video musicali si tratta di vendere un prodotto, che è solitamente un brano. Il video deve essere qualcosa che aumenta la possibilità di arrivare emotivamente all’ascoltatore e che lo spinge a continuare a seguire l’artista, acquistando album e singoli e continuando quindi a finanziare l’arte.
O almeno io la penso così.
E nel futuro, come ti vedi?
L’obiettivo è di continuare a migliorare giorno dopo giorno. Ultimamente cerco ogni volta di fare “il video più bello fino ad ora”. Cerco di migliorare e di studiare nuove tecniche giorno dopo giorno. Non per peccare di egocentrismo ma l’obiettivo è naturalmente di diventare il migliore. Amo ciò che faccio e in futuro spero di poterlo definire un lavoro al 100% e potermi permettere di vivere solo facendo video e non solo, dato che comunque vorrei entrare nel mondo del cinema che è quello che sogno fin da quando ero bambino.
Stefano Duranti Poccetti