La coppia Antonio Albanese e Paola Cortellesi rappresentano molto bene in questo film la sintesi etico morale di due italiani, che pur vivendo alla distanza di pochi chilometri, sono culturalmente più distanti di molti nuovi immigrati che provengono da paesi estremamente lontani. Tutto bene, apparentemente, finché Monica e Giovanni, i due protagonisti della vicenda, non vengono casualmente in contatto tramite gli amori adolescenziali dei rispettivi figli.
Giovanni è un uomo di cultura molto elevata , tanto che il suo ruolo come ricercatore della politica lo porta, con il suo gruppo di lavoro, perfino al Parlamento Europeo per richiedere fondi per la periferia romana degradata. In realtà però vive in pieno centro storico della capitale in una meravigliosa abitazione e non conosce assolutamente le realtà sociali della periferia che ha studiato solo sui libri. Così tanto da avere riempito la testa ed il cuore della figlia adolescente, che gioca a polo e frequenta un’esclusiva scuola romana, della necessità di comprendere ed apprezzare modi di vivere così diversi di altre realtà sociali, completamente appoggiato in questo dalla moglie separata (Sonia Bergamasco) che ormai vive in Provenza dedicandosi alla raccolta di fiori per le essenze.
La regia di Riccardo Milani si apprezza prima di tutto per il tentativo in parte riuscito di restituire alla commedia all’italiana un profilo cinematografico di più ampio livello nel descrivere in chiave comica un aspro conflitto sociale. Bravissimi i due principali interpreti Antonio Albanese e Paola Cortellesi che hanno ormai raggiunto una perfetta sincronia espressiva di coppia tanto da far parlare gli occhi. Da sottolineare le interpretazioni molto incisive di Sonia Bergamasco e Claudio Amendola, più articolata la prima, più macchiettistica la seconda. Molto valido il commento musicale di Andrea Guerra , il figlio del grande Tonino Guerra.
Mauro Guidi